Vedovelle e draghi verdi: il contributo artistico di Serena Vestrucci all’interno del Parco di City Life

di Francesca
Foto: Alberto Fanelli

Avete mai bevuto da una delle fontanelle pubbliche del Parco di City Life?

Non è un mistero: adoro il quartiere di City Life (ve ne avevo parlato anche in questo vecchio post) e non è nemmeno un caso che sia venuta ad abitare in zona.

Non solo perché nasce per diventare anche (non appena gli alberelli appena piantati diventeranno alberi e ci regaleranno sempre più zone di ombra) un importante polmone verde di Milano, ma anche perché racchiude in sé bellezze e modernità che ci fanno andare ancora più fieri della nostra bellissima città.

ArtLine Milano: Parco d’arte contemporanea intorno a City Life

Foto: FFD Foto

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Sono mesi che vorrei scrivere di questa zona e, soprattutto, del suo splendido parco d’arte contemporanea ArtLine  eppure, che strana la vita, mi ritrovo a farlo solo ora, proprio ora che, con il COVID-19 Milano si trova in un momento davvero difficile.

Arte pubblica a Milano 

ArtLine Milano è un progetto di arte pubblica del Comune di Milano, una collezione di opere d’arte a cielo aperto che si sviluppa all’interno del parco pubblico di CityLife.
Si tratta di un percorso articolato in oltre venti opere permanenti: 8 selezionate attraverso un concorso per artisti under40 (la cui mostra si è tenuta a Palazzo Reale a Milano tra il 2015 e il 2016) e le altre di artisti internazionali già affermati.
ArtLine Milano si propone di diffondere l’arte nella città, facendola vivere a contatto con gli abitanti del quartiere e con chiunque si ritrovi a passeggiare nel parco: cittadini e turisti. 
Foto: FFD Foto

Patrimonio artistico per tutti

Ogni opera è integrata nell’ambiente circostante e quindi si tratta a tutti gli effetti di un’esposizione permanente, aperta 7 giorni su 7 e fruibile gratuitamente.
Lo spazio pubblico diventa così, a tutti gli effetti, un patrimonio artistico e culturale della città per tutti.
Le opere sono state installate a partire dal 2016 e costituiscono un’esposizione permanente completamente integrata con le architetture di Zaha Hadid, Arata Isozaki e Daniel Libeskind e con l’evoluzione naturale del parco di CityLife, progettato dallo studio Gustafson Porter.
Per me questo parco continua a rappresentare una bombola di ossigeno e il luogo dove rifugiarmi, anche e soprattutto oggi, negli orari più insoliti, per tirare una boccata d’aria restando tuttavia lontano dai luoghi troppo affollati.

Sì, perché oggi, ai tempi del Corona Virus, si resta giustamente in casa il più possibile.

E chi, come me, ogni tanto sente il bisogno di evadere seppur nel rispetto delle regole, lo fa di mattina presto, durante la settimana, o comunque quando il parco e Milano sono praticamente deserti.

Qualcuno si intravede in lontananza, ma nella quiete riesco a correre, camminare e rimettere ordine nei miei pensieri, restando incantata dal cielo terso tagliato qui e là da un nuovo grattacielo, dalle gemme che fanno capolino tra i rami degli alberi e dalla bellezza, anche artistica, che mi circonda.

Il parco è infatti ricco di bellezza e sempre più frequentemente sui social fanno capolino pezzi d’arte contemporanea che, secondo me, meritano realmente di essere conosciuti meglio.

Gli artisti under40 selezionati per il concorso

Gli otto artisti selezionati attraverso il concorso per under40 sono stati:

  1. Riccardo Benassi
  2. Rossella Biscotti
  3. Linda Fregni Nagler
  4. Shilpa Gupta
  5. Adelita Husni-Bey
  6. Wilfredo Prieto
  7. Matteo Rubbi
  8. Serena Vestrucci

Mentre  gli artisti invitati con chiamata diretta dei curatori sono stati Judith Hopf e Pascale Marthine Tayou.

Le vedovelle delle fontanelle pubbliche di Serena Vestrucci

Foto: Alberto Fanelli

Tra le mie opere preferite le vedovelle (o draghi verdi) delle fontanelle pubbliche, progettare da Serena Vestrucci, distribuite all’interno del parco.

Non solo perché mi ricordano la vecchia Milano, di quando, bambini, ci ritrovavamo in fila per bere nei parchi e nelle strade della nostra città, ma anche perché sono così nostre, così meneghine, che sarebbe impossibile non amarle.

Quindi ho trovato bellissimo che, anche in un contesto così volutamente moderno e innovativo, siano state inserite, lasciate, ricordate.

Ma se le osservate bene noterete che quelle che troverete in giro per il parco hanno un tocco in più.

Giraffe, conigli, elefanti e…

E così vi capiterà di bere acqua che sgorga da conigli, giraffe e da tanti altri simpatici animaletti.

Io me ne sono innamorata subito e così mi sono informata scoprendo che quello delle “vedovelle e draghi verdi” è stato uno dei progetti vincitori che hanno meritato di concretizzarsi all’interno dell’ArtLine.

Il progetto della talentuosa Serena Vestrucci  è un’opera permanente costituita da dieci sculture in bronzo per il parco d’arte contemporanea ArtLine.

Serena, con il suo progetto, ha scelto di non aggiungere nuovi elementi all’interno del parco.
Al contrario si è “limitata” ad intervenire su qualcosa che era già stato previsto per questo luogo: le fontanelle pubbliche.
Con le loro strutture in ghisa dipinte di verde, le “vedovelle” di Milano sono l’immagine più storica inserita in quest’area completamente rinnovata.

Vedovelle: perchè si chiamano così?

Foto: Alberto Fanelli
Il termine vedovelle è dovuto al loro continuo scrosciare di acqua, che ricorda il pianto di una vedova.
Sono anche conosciute come “draghi verdi” per questa loro tipica bocchetta a forma di testa di drago.
Per ciascuna fontanella installata del parco l’intervento consiste nella sostituzione del bocchello in ottone, da cui fuoriesce l’acqua, con una scultura di volta in volta diversa.
Un esemplare unico, ottenuto attraverso la lavorazione a mano di un modello in cera e la sua conseguente fusione in bronzo.
Un gesto silenzioso, che passa quasi inosservato finché non ci si avvicina per bere.

Chi è Serena Vestrucci

Serena Vestrucci è nata a Milano nel 1986, dopo la laurea triennale presso l’Accademia di Belle Arti di Brera, si trasferisce a Venezia, dove nel 2011 vince la residenza–studio presso gli atelier della Fondazione Bevilacqua La Masa e nel 2013 consegue la laurea magistrale in Progettazione e Produzione delle Arti Visive all’Università IUAV di Venezia.

Ha esposto il proprio lavoro in mostre personali presso numerose istituzioni tra cui la Galleria d’Arte Moderna di Verona, il Museo Archeologico Antonio Salinas di Palermo, Marsèlleria Permanent Exhibition a Milano, il Museo d’Arte Contemporanea Villa Croce di Genova.

Tra le mostre collettive si segnalano quelle tenute presso Casa Testori (Novate Milanese), l’Istituto Italiano di Cultura di New York, l’Istituto Italiano di Cultura di Londra, il Museo Santa Maria della Scala di Siena, la Fondazione Bevilacqua La Masa di Venezia, Palazzo Reale a Milano, il FRISE Künstlerhaus di Amburgo, la Fondazione Sandretto Re Rebaudengo a Torino, la Galleria d’Arte Moderna di Milano.

2017: Premio Cairo

Nel 2017 ha vinto la diciottesima edizione del Premio Cairo ed è stata selezionata dal Comune di Milano per la realizzazione di un’opera pubblica permanente del nuovo distretto CityLife.

Il Premio Cairo 2017 se l’è aggiudicato con un’opera chiamata ‘Trucco’, 2017 (ombretti su tela), mentre con le sue bellissime vedovelle, ha scelto di lavorare con l’elemento indubbiamente più storico inserito in un contesto completamente nuovo come il parco ArtLine, in un quartiere che ha, in pochi anni, completamente cambiato volto, accogliendo grattacieli e palazzi progettati da archistar straniere.

Foto: Alberto Fanelli

Serena è stata davvero brava ed è riuscita, splendidamente aggiungo, a trovare un dialogo tra il contemporaneo e il classico, tra il cambiamento e la tradizione, tra la nuova e la vecchia Milano.

Un po’ di storia su City Life

Prima del 1923 questo luogo era periferico ed era sede dalla Piazza delle Armi, dove si svolgevano le esercitazioni militari.
In quell’anno però l’area viene acquistata dall’Ente Autonomo Fiera Internazionale di Milano e ne diventa la sede fino al 2006.
Nel 2004 il quartiere fieristico inizia il suo spostamento verso la nuova sede di Rho-Pero e l’area urbana di circa 240.000 mq diventa oggetto di una gara internazionale vinta da CityLife con un progetto di riqualificazione urbana a firma di architetti del calibro di Zaha Hadid, Arata IsozakiDaniel Libeskind.
Intorno al cuore centrale del progetto, Piazza Tre Torri con il suo business and shopping district si sviluppa un parco pubblico di 173.000 mq, ideato dallo studio londinese Gustafson Porter, vincitore di un concorso internazionale, la cui filosofia generale si fonda sulla rappresentazione del paesaggio lombardo dalla pianura alle Prealpi, sia negli elementi morfologici che nella selezione di specie botaniche autoctone.
Nel 2014 il Comune di Milano decide di arricchire il parco pubblico con una collezione d’arte contemporanea a cielo aperto e affida la progettazione a Roberto Pinto (come senior curator) e Sara Dolfi Agostini (fino al 2016) che invitano 30 artisti internazionali under40 a partecipare ad un concorso inviando i loro progetti, otto di questi vengono selezionati da una giuria internazionale.
Come abbiamo visto Serena è stata una degli 8 artisti vincitori e io ne sono felicissima, perché, ogni volta che bevo in giro per il parco, penso che siano davvero bellissime le sue vedovelle!

 

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