Svegliarmi da sola a casa di mia madre alla Vigilia di Natale, dopo quasi una decina di anni che non succedeva più, dopo una serata (lievemente) alcoolica mi ha riportata indietro nel tempo, a tanti natali fa.
Per qualche ora mi sono sentita una giovanissima universitaria!
Ho però realizzato di non avere 22 anni al mio risveglio stamattina (barcollo per casa) e ancor più di non essere più un’universitaria intorno alle 3.40, alle 5.15 e definitivamentealle 6.50 della notte appena trascorsa, con i vari risvegli urlati di Giulia e Vittoria.
Peró che cosa meravigliosa vagare con vestiti improbabili (ho ovviamente dimenticato il cambio a casa), coccolata ed accudita da mia madre con caffè e pandoro a letto, bimbe lavate e vestite, pace e ritmi sereni!?!?
Così, mentre me ne sto riversa sul tappeto di camera delle bambine che fanno suonare in contemporanea i loro mille giochi, combatto l’emicrania pensando che non ci sia modo più bello per trascorrere la Vigilia e riflettendo sul fatto che i genitori vadano amati e coccolati quando abbiamo la fortuna di averli ancora nelle nostre vite.
Buon Natale!