Rayma fuori da El Universal dopo 19 anni

di Francesca

 

Il noto quotidiano venezuelano El Universal lascia a casa la vignettista Rayma Suprani dopo 20 anni di attività presso la redazione, in seguito alla pubblicazione di uno dei suoi lavori satirici, che si riferiva alla situazione in cui versa oggi il sistema sanitario nazionale.

 

Come si nota il governo capitanato dalla sinergia Maduro-fratellini Castro persevera nel mettere a tacere chiunque voglia raccontare cosa accade oggi in Venezuela.

Le caricature di questa nota artista altro non sono che il riflesso di ciò che vivono e pensano quotidianamente centinaia di venezuelani.
Si tratta di vignette esplicite e con forti intenzioni satiriche, che vogliono sottolineare la triste situazione in cui versa da ormai troppo tempo il paese.
La situazione venezuelana è purtroppo una triste realtà che non è più possibile arginare, nascondere, occultare e negare ciò che accade ogni giorno davanti agli occhi di tutti.
Non basta che il governo faccia di tutto per censurarla e per ostacolare chiunque osi mostrarla, il popolo lentamente si sta svegliando.

Speriamo tutti che Rayma non si lasci abbattere dalla bufera che le si è scatenata contro con questo licenziamento e che continui a disegnare la verità.

Non si può continuare a tacere una situazione gravissima, caratterizzata da una profonda crisi economica, sanitaria, sociale.
Si assiste ad una diffusione crescente di infermità, ad un deterioramento sempre maggiore delle strutture pubbliche come dell’ambiente, aumenta ogni giorno il numero di omicidi per l’ormai incontenibile delinquenza, chi dovrebbe proteggere e tutelare i cittadini si vende al governo e non c’è trasparenza in nulla, a cominciare dai dati ufficiali che vengono forniti e pubblicati.

La cosa ridicola è che il paese continua a restare nelle mani di un megalomane visionario che parla con i volatili e che, come il defunto dittatore Chavez, insiste nel voler responsabilizzare gli Stati Uniti di tutto, oggi persino di tutte quelle malattie che stanno tornando a colpire il popolo venezuelano per la crescente mancanza di igiene e di un buon sistema sanitario.
Si contano 398 casi di chikungunya e quasi 46.000 casi di dengue. Ma il governo nega.

Tornando a Rayma, è un vero peccato che questo sia accaduto, ma il talento e la verità non possono essere fermati, così che sono certa la ritroveremo molto presto altrove, a continuare il suo lavoro e la sua denuncia verso un governo schifosamente corrotto.

Di seguito pubblico e traduco qualche parte del pezzo scritto da Laureano Márquez in merito a questa vicenda.

Senza dubbio le donne umoriste sono le più pericolose.
Caro lettore, prova ad immaginare cosa può generale un mix di intelligenza femminile e acume umoristico.
Il talento di Rayma Suprani ed il suo compromesso con la democrazia e la libertà in Venezuela passeranno sicuramente alla storia.
Quando tutto questo sarà passato (perchè passerà) ed il popolo avrà ormai dimenticato i responsabili di questo totale deterioramento, il nome di Rayma prevarrà come emblema di virtù e di giustizia.
Quando le future generazioni analizzeranno questi nostri tristi anni, con atteggiamento incredulo per quanto avremo vissuto e vergogna storica per quanto avremo tollerato, emergerà l’orgoglio per aver vantato nella storia del nostro paese la presenza di persone come Rayma, che a prescindere dagli insulti, le aggressioni, le umiliazioni, le sanzioni, la perdita di un lavoro sono andate avanti, ostinandosi a voler agire con onestà e libertà di espressione.

Giornalisti e vignettisti hanno il dovere di dire la verità.
Eppure, troppe volte questo non accade.
Si è a servizio di un Governo e non della verità.
Verità come quella che mette in luce Rayma con i suoi lavori, dove la satira va a braccetto con le realtà più tristi e orribili.

Come ad esempio nella caricatura al centro della querelle, quella sulla sanità venezuelana, impossibile da nascondere: la sanità in Venezuela non esiste.

I medici abbandonano il paese, le medicine non si trovano, cure chemioterapiche e interventi chirurgici non si possono fare, la ricerca è inesistente, i laboratori abbandonati.

Chiunque di noi conosce almeno 10 vittime del virus chikungunya, eppure, secondo le stime ufficiali, ci sarebbero stati appena 398 casi nel paese.

La linea continua dell’elettrocardiogramma illustrato da Rayma ci racconta tutto questo, nel diritto che ogni cittadino ha di proclamare il proprio punto di vista, la propria opinione, nella libertà e senza dover pagare per averlo fatto.

Usiamo il concetto di “popolo”, tanto manipolato di questi tempi: se c’è qualcuno accanto al popolo quella è senza ombra di dubbio Rayma.

Le sue vignette danno voce al calvario quotidiano della gente più umile, la stessa gente che chi sta al potere racconta, mentendo, di proteggere, mentre li lasciano precipitare nella miseria più nera.

Lo humor è con il popolo e i suoi problemi quotidiani, per diffonderli nel vento, perché qualcuno si sensibilizzi e trovi soluzioni, non per nasconderli come fa chi sta al potere, quando la gente avrebbe tutto il diritto di esprimere apertamente il proprio malessere.

Rayma Suprani resterà nella storia.
La sua eternità sarà brillante (esattamente come la mediocrità di chi la attacca).
Non potranno tapparle la bocca nè coprire il suo ingegno.

Arriverà il giorno in cui riavremo indietro un Venezuela libero, civile, tollerante, giusto e che vivrà in pace.
Un paese che riconoscerà gli eroi civili. Quel giorno Rayma avrà un luogo d’onore nella lotta per la democrazia e la libertà in Venezuela.

Frank Brown disse che un’opera umoristica risulta migliore, quanto più si avvicina alla serietà.
La nostra Rayma, racchiudendo nella sua opera satirica il suo sentimento per questa terra, ha proclamato con coraggio alcune delle verità più serie che sono state dette in questi anni.

Di seguito qualcuna delle vignette di Rayma

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