Ecco che nel post di oggi vi racconto qualche curiosità riguardante il mondo dei capelli!
Parlo spesso di bellezza, qui sul blog, ma oggi ho pensato di raccontarvi qualche “Chicca”, di quelle che in genere trovereste nella rubrica “Forse non tutti sanno che” di qualche settimanale.
Grazie come sempre alle super girls della Framesi Boutique Arvi’s di Via Montegrappa, 16 per avermi raccontato tutto questo!
Gli antichi romani andavano dal barbiere
NELL’ANTICA ROMA esistevano già quelli che potremmo oggi definire i saloni da barbiere, dove ci si occupava dei capelli maschili.
Le donne, invece, avevano un loro sistema per ondulare temporaneamente le chiome: applicavano sulle lunghezze una mistura di terra e acqua, le arrotolavano in pezzi di tela e si mettevano al sole.
Cofana e Parrucca
NEL XVIII SECOLO era in voga, nell’alta società, l’uso della parrucca. I colori più comuni erano il bianco, il rosa e l’azzurro ed erano ricavati dalla farina e da polveri vegetali che venivano spruzzate sulle mastodontiche acconciature artificiali.
L’acqua che sgorga dalla fontana dorata della giovinezza
L’ACQUA OSSIGENATA, il perossido di idrogeno, è stata impiegata per la prima volta per schiarire rapidamente i capelli nel 1867 e fu presentata come “l’acqua che sgorga dalla fontana dorata della giovinezza”. Il prodotto, una soluzione al 3%, fu introdotto all’Esposizione Universale di Parigi dal profumiere Thielley e dal parrucchiere Leon Hugo.
Lo Shampoo: una scoperta piuttosto recente
La parola shampoo deriva dall’indiano “champò”, che vuol dire “massaggio”. L’uso di lavare in modo specifico il cuoio capelluto e i capelli fu introdotto in Inghilterra nel 1759 dal bengalese Sake Dean Mahomed, proprietario di un bagno pubblico a Brighton.
I parrucchieri inglesi, in seguito, iniziarono l’attività producendo un detergente fatto di erbe aromatiche e scaglie di sapone sciolte in acqua bollente. Lo shampoo moderno, sintetico, è comparso sul mercato negli Anni Trenta del secolo scorso e si chiamava Drene.
La Brillantina
16 APRILE 1928 È LA DATA DI NASCITA DELLA BRILLANTINA, un mix di acqua, oli minerali e cera vergine che aveva il nome di Brylcreem. Prima c’era l’olio di Makassar, linfa che gli inglesi toglievano dagli alberi in Indonesia, che costringeva a mettere copertine anti-unto sugli schienali delle poltrone. Anche per Framesi uno dei primi prodotti distribuiti fu la brillantina
Gli Spray per capelli devono dire grazie all’aerosol
L’INVENZIONE DEGLI SPRAY PER CAPELLI, e non solo, è stata una conseguenza dell’invenzione della valvola per le bombolette aerosol. Inventata già negli Anni Trenta del XX secolo, la bomboletta spray mancava di una valvola che potesse controllare l’erogazione a bassa pressione. Ci pensò un ingegnere americano di origine svizzera, Robert Abplanalp, nel 1949. Gli spray per capelli arrivarono sul mercato nel 1955.
La Ricerca e i tempi moderni
IL DECENNIO 1970 – 1980 è all’insegna della ricerca molecolare, che favorisce i progressi nel campo della colorazione dei capelli. Non è un caso che anche per Framesi gli anni Settanta coincidano con i primi studi sulla colorazione cosmetica, che portano alla nascita della prima tintura ad ossidazione in crema di produzione italiana.
E’ in questo periodo che Framesi avvia rapporti commerciali con il mercato canadese, dove riesce ad imporsi proprio con la sua prima specialità, FRAMCOLOR FUTURA.