Lavora con i più importanti chef ed è sempre a dieta, collabora con importanti produttori di vino e rasenta l’essere astemia, voleva un altro american staffordshire terrier (un pittbull) ed ha adottato uno yorkshire.
“Da qualche parte devo aver sbagliato qualcosa, ma alla fine questa è la mia vita, dove tutto è il contrario di tutto. Alla fine ci sto bene e come diceva qualcuno sono “In equilibrio sopra la follia”.
Debutta nel mondo della comunicazione attraverso le immagini, per intenderci è stata una delle prime persone a fotografare Bianca Balti, ha lavorato nella moda e nei beni di lusso, è speaker radiofonica, giornalista e project manager.
“Vivo di colore e passione. Amo quello che faccio e sono fortunata perché ho la possibilità di fare ciò che più mi viene meglio. So solo fare questo. Non avevo scelta.
Ogni esperienza che ho fatto mi è servita e mi serve nel mio lavoro.
La fotografia per il colpo d’occhi e la cura del dettaglio; il mondo del lusso per il senso del bello e dell’eleganza, che tento di mettere nei miei progetti; la radio è stato un caso, ma il caso non esiste, è stato un salvagente al quale mi sono aggrappata.
Antonio Visca (ndr direttore di Sky Atlantic) è stato il mio primo direttore ed il mio “talent”.
Lui per primo aveva intuito questa mia inclinazione, permettendomi di diventare giornalista ed anche questo è fondamentale per il mio lavoro che si basa sulla narrazione.
Sono un project manager, mi occupo di marketing esperienziale e comunicazione strategica, scrivo progetti /format dove metto in relazione risorse, persone, territorio, prodotti e coloro che sono le eccellenze del nostro panorama nazionale.”
Su cosa stai lavorando?
“Amo l’arte, e sono circondata da artisti e quando vedo un progetto interessante, per quanto possibile lo seguo e lo curo. In questo momento collaboro con Luca Càssine , un vero talento. Profondo e leggero allo stesso tempo, starei ore a contemplare le sue opere. Forse perché mi ci ritrovo, perché mi stimola, perché da un pezzo di legno bruciato nascono 5000 farfalle. Un messaggio di vita, speranza e di amore. “Vivere volando“ è in mostra a Palazzo Mathis a Bra fino a fine aprile. Sto lavorando su un “vino da ascoltare” che tra un paio di mesi andremo a presentare, ma per scaramanzia, non posso aggiungere di più.”
E Fish and Chef?
Fish and Chef è una grande possibilità che Leandro Luppi, chef stellato della Vecchia Malcesine ed Elvira Trimeloni, co-founder di questo evento che da nove anni si svolge sul Lago di Garda, mi hanno dato. A loro la mia gratitudine non solo professionale ma soprattutto umana.
Quando lavori in un ambiente sereno, trasparente e franco è veramente un regalo che ti arricchisce. Uno scambio e confronto continuo che ti migliora.
Quello che era un “incarico” diventa parte di te e lo vivi come tuo.
Questa la magia di Fish&Chef, questa la dote di Leandro ed Elvira che negli anni sono stati in grado di creare una squadra, un dream team, un corpo unico che lavora in nome di un’idea ben precisa: raccontare il Lago di Garda attraverso l’arte degli chef migliori, nelle location più suggestive.
Non c’è un protagonista, i riflettori sono puntati solo sul progetto.
Entrare in una situazione consolidata nel tempo e collaudata nell’esperienza era una sfida non semplice perché si andavano a delineare nuove situazioni e creare nuovi equilibri.
Mi pare sia andata bene, “Evoluzione” il titolo della nona edizione di Fish&Chef in realtà è lo specchio di tutti noi, alla continua ricerca di stimoli e risultati da superare.”
Da dove viene questa energia?
“non mi rendo conto che comunque ho 46 anni e questo dovrebbe indurmi ad essere più posata, diciamo convenzionalmente più “borghese”, ma proprio non ce la faccio. Oggi ho comparto un fenicottero di un metro e l’ho messo in salotto, giusto per rendere l’idea. Poi sono cresciuta nel mondo dei rally, mio padre è uno dei più bravi preparatori di auto da corsa, ha scritto la storia del rallysmo degli anni 70/80, quando gli altri bambini finita la scuola andavano a casa a mangiare mia sorella ed io entravamo in prova speciale, velocità, reazione e creatività le ho imparate in curva.”
La tua più grande soddisfazione?
“L’essere stimata da professionisti che ripongono nel mio lavoro la loro fiducia. Questo è immenso ed impagabile. Un giorno l’Amministratore delegato di una delle più grandi aziende italiane, mi disse: “Hai realizzato il mio sogno” sentirselo dire è stata una scarica di adrenalina pura. Ecco, vorrei continuare a realizzare i sogni degli altri e forse qualcuno dei miei.”
Laura Gobbi, project manager e direttore artistico di eventi culturali e di promozione del territorio in Italia e all’estero.
Curatrice di mostre d’arte e firma dei format:
“Evoluzione. IX ed. di Fish and Chef”, “Movimento gente di lago”, “Di Gavi in Gavi”, “Gavi light box”, “Nel Cortile”, “Vino al Vino”.
Autrice, giornalista e speaker radiofonica.
Si occupa di marketing esperienziale e comunicazione strategica con un’attenzione particolare allo sviluppo ed alla valorizzazione del territorio, dedicandosi in modo trasversale alla relazione delicata tra il territorio, i suoi prodotti e la loro comunicazione.
La Wanda: realizza sogni, quelli degli altri.
Indossa corone, tacchi dodici e sempre e solo rossetto rosso.
Ama fare bolle di sapone.
Sogna di possedere i cappellini della regina d’Inghilterra, una villa sulla spiaggia di Malibù, intervistare Raffaella Carrà e fare un film con Ferzan Ozpetek.
Intanto, per colmare questi vuoti cosmici, fa incetta di strass, lustrini e paillettes.
Tutto ciò che è effimero ed inutile è essenziale per la sua sopravvivenza.
Inconcepibile la sua vita senza: amici, piume, glitter ed una scusa per poter festeggiare.
Laura di nome, Wandala di vocazione.
#ebon #piùglitterpertutti
P.S. non so voi, ma io la amo già.