Lugana DOC: Tradizione e Qualità
Negli ultimi giorni sono stata ovunque tranne che a Milano e solo oggi, finalmente, riesco a sedermi davanti allo schermo per raccontarvi la bella esperienza fatta qualche giorno fa alla scoperta del Lugana DOC.
Ho avuto infatti il piacere di trascorrere due giorni sul Lago di Garda in compagnia del Consorzio per la Tutela del Lugana e di scoprire ed imparare tante cose che ancora ignoravo su questo vino e sulla sua storia così affascinante.
Il Lugana DOC è un vino bianco italiano proveniente dalla zona del Lago di Garda, tra le province di Brescia e Verona.
Noto per la sua freschezza e complessità, è il risultato di una combinazione di fattori unici, tra cui il clima, il suolo e le tecniche di vinificazione tradizionali.
Il Territorio di Lugana e la Storia del suo Vino
La zona del Lugana si trova nel magico quadrilatero gardesano compreso tra i comuni di Sirmione e Pozzolengo, Desenzano e Peschiera del Garda e la denominazione Lugana si sviluppa lungo la piana morenica a sud del lago di Garda, a cavallo di due province (Brescia e Verona) e di due regioni (Lombardia e Veneto).
Passando in mezzo a uno dei luoghi turistici più belli del nord Italia, tra verdi distese di vigneti ed uliveti, di cantine e strutture ricettive, non diresti mai che una volta, gli stessi spazi fossero zone boschive.
Eppure un tempo pare che questi luoghi fossero selvaggi ed acquitrinosi e lo direbbe anche il nome stesso dell’antica “Lucana”.
Il nome sembrerebbe, infatti, derivare dalla parola altomedievale lucus (bosco): questa zona era in passato ricoperta dalla Selva Lucana, una folta boscaglia ricca di acquitrini.
Oggi, invece, è un’area che si caratterizza per un suolo molto particolare, composto in maggioranza da argille bianche e calcari, difficili da lavorare ma capaci di regalare alle uve che qui si coltivano una sapidità e una eleganza straordinarie.
La zona fu coltivata a vigneti fin dall’epoca romana: qui da sempre si coltiva una particolare varietà locale di trebbiano, chiamata “Turbiana”, che si avvale sia del benefico microclima temperato del lago, sia dei particolari terreni argillosi.
Sin dal 400 è stata oggetto di interesse per l’agricoltura grazie alla fertilità della terra e la posizione interessante rispetto a vie di comunicazione fondamentali per il Nord Italia.
Le caratteristiche uniche del terreno argilloso e il clima mite regolato dal lago creano un terroir perfetto per la coltivazione della Turbiana, il vitigno autoctono alla base del Lugana.
Questi terreni diventano molto compatti in caso di siccità e fangosi in caso di pioggia, ma riescono a donare quelle caratteristiche che fanno del Lugana DOC un vino unico, ovvero struttura, aromaticità e sapidità.
Lugana: Un Vino Iconico del Garda
Il Lugana DOC rappresenta un’eccellenza vinicola italiana, perfetto da degustare nel suo territorio d’origine per apprezzarne le sfumature.
Questo vino elegante è simbolo del patrimonio culturale del Lago di Garda e continua a conquistare appassionati e turisti da tutto il mondo.
Pensate che il Lugana ha natali illustri (la sua origine è certificata fin dal Settecento, ma la tradizione viticola di queste terre risale quantomeno ai Romani).
Beneficia del microclima temperato del lago, nasce da terreni argillosi, proviene da una particolare varietà locale di trebbiano chiamata “turbiana” che ne garantisce struttura e buona longevità e profuma di fiori di campo e agrumi.
Il vino rimanda ai fiori bianchi e agli agrumi maturi, con una struttura e longevità tali da farne oggi uno dei vini bianchi di maggior successo in Italia e all’estero.
La Turbiana
La Turbiana è un biotipo autoctono che ha dimostrato un grande adattamento ai suoli a sud del lago di Garda.
La varietà presenta un germogliamento un po’ tardivo e un’epoca di maturazione che può essere collocata nella seconda decade di settembre.
Il grappolo si presenta a forma piramidale e compatto, con una buccia spessa.
Da un punto di vista aromatico spiccano le note agrumate e floreali, con delicati sentori di mandorla.
Nell’invecchiamento presenta aromi di frutta candita e pietra focaia soprattutto negli esemplari con lunghi affinamenti sui lieviti.
Le sue caratteristiche si ritrovano nella spiccata freschezza e sapidità, tutti fattori che, abbinati alla grande esperienza dei produttori della regione, confermano la capacità di invecchiamento dei vini prodotti in questa zona.
Negli ultimi 15 anni il lavoro del Consorzio si è concentrato molto sulla caratterizzazione clonale del vitigno, con una selezione di quegli esemplari in grado di differenziarsi per qualità, sanità, maturazione e intensità gustativa delle uve.
Il Lugana DOC: 5 tipologie diverse ed il Suo Disciplinare
Anche se il disciplinare di produzione prevede la presenza di vitigni complementari a bacca bianca, purché non aromatici, per una quota del 10%, oggi i produttori della zona tendono a fare i loro Lugana esclusivamente con uva Turbiana in purezza, declinandolo in ben cinque diverse tipologie: il Lugana d’annata, il Lugana Superiore, la Riserva, la Vendemmia Tardiva e lo Spumante.
Le 5 anime diverse del Lugana DOC
Cinque anime diverse, ognuna di queste nata da una caratteristica della Turbiana.
1 – Lugana D’Annata
Il Lugana fresco, d’annata, è il motore produttivo di tutta la denominazione, il suo mattone fondamentale e la sua produzione copre quasi il 90% della Doc.
E’ un vino con un colore giallo paglierino tenue e riflessi verdognoli.
I profumi sono delicatamente floreali, con un accenno di note di mandorle, mentre al gusto si presenta fresco, piacevolmente agrumato.
Gli abbinamenti consigliati con un Lugana d’annata partono dagli antipasti di pesce, come la frittura con il “pessin” i pesciolini, tipica del nord Italia.
2 – Lugana Superiore
Il Lugana Superiore, invece, è stato introdotto nel disciplinare di produzione a partire dal 1998 ed è un Lugana con un affinamento di almeno un anno a partire dalla vendemmia.
Per questo il suo profilo sensoriale si presenta più complesso della versione d’annata : il colore ha riflessi più dorati, i profumi, più articolati, offrono sentori di erbe di campo, di clorofilla, di mela matura, di agrume maturo (mandarino prima di tutto), uniti a note di nocciola o spezie con il passaggio nel legno (oggi sempre meno nuovo e tostato, e di dimensioni superiori di quello della barrique).
3 – Lugana Riserva
Il Lugana Riserva, invece, è la naturale evoluzione della tipologia Superiore: deve invecchiare o affinarsi per almeno 24 mesi, di cui 6 in bottiglia.
Ha toni cromatici più accesi, profumi più evoluti e complessi, con note di pietra focaia e sentori balsamici, una mineralità più calda al palato, ma parimenti avvolgente, sapida e persistente.
La longevità di queste versioni “secche” e “ferme” varia da tipologia a tipologia, ma anche da stile a stile: oggi che la produzione è sempre più orientata verso vinificazioni in acciaio e “sur lie” (ovvero, con un contatto prolungato del vino sui propri lieviti), nonché verso affinamenti misti (parte in acciaio e parte in legno) per le selezioni più importanti come il Lugana Superiore e il Lugana Riserva, ci si rende conto che questo vino può essere ancora più longevo rispetto al passato.
La versione “d’annata” può così rimanere in cantina anche per due o tre anni; mentre le versioni Superiore e Riserva hanno una potenzialità evolutiva che può tranquillamente dipanarsi lungo una decina d’anni.
4 – Lugana Vendemmia Tardiva
La novità è rappresentata dalla Vendemmia Tardiva, un Lugana diverso, più “sperimentale”, lontano però dalla dolce viscosità di un passito tradizionale.
Questo Lugana viene infatti ottenuto con una surmaturazione in pianta attraverso una raccolta tardiva delle uve tra la fine di ottobre e l’inizio di novembre, senza ulteriori appassimenti in fruttaio.
Queste uve più ricche e concentrate conferiscono al Lugana un profilo tendenzialmente “tardivo”, quindi più morbido e denso, ma non eccessivamente dolce, perché il residuo zuccherino viene efficacemente bilanciato dall’acidità sul modello delle Vendange Tardive alsaziane, o delle Spätlese tedesche.
5 – Lugana Spumante
La versione Spumante, presente nel disciplinare di produzione a partire dal 1975, rappresenta invece, una tradizione consolidata.
Oggi il Lugana Spumante è prodotto sia con il metodo Charmat o Martinotti (presa di spuma in autoclave) sia con il metodo classico (rifermentazione in bottiglia).
Nel primo caso il quadro organolettico è improntato a una maggior semplicità e freschezza, con profumi primari di agrume (cedro prima di tutto) e un perlage più cremoso e generoso, mentre nel secondo il profilo diventa più raffinato e complesso, con un bouquet più elegante e dinamico, e un perlage più aggraziato e “croccante”.
Il Consorzio di Tutela Lugana DOC
La denominazione d’origine controllata “Lugana”, nata nel 1967, è stata la prima ad essere riconosciuta in quanto tale in Lombardia, e una delle primissime in Italia: per promuoverla e difenderla, nel 1990 si costituì il Consorzio per la Tutela del Lugana, un istituto di vigilanza, difesa e promozione che si occupa soprattutto di proteggere e valorizzare la denominazione e il suo vino.
Svolge un ruolo fondamentale nella protezione e promozione di questo vino, preservando le tradizioni enologiche e promuovendo la sostenibilità.
Il Consorzio di Tutela si fa inoltre promotore della comunicazione e valorizzazione del marchio Lugana attraverso la partecipazione alle più importanti fiere nazionali e internazionali e l’organizzazione di eventi volti a far meglio conoscere l’immagine e la qualità del Lugana.
Il Consorzio è inoltre preposto alla salvaguardia del Lugana dalla concorrenza sleale e dalle oscillazioni di mercato.
A tale proposito, il Consorzio ha da tempo intrapreso una battaglia contro la tentazione, in un periodo di crisi come quello che sta attanagliando il mondo contemporaneo, dei “prezzi al ribasso”, che minano la qualità del prodotto e sviliscono l’immagine della denominazione.
La denominazione controllata “Lugana”
Nata nel 1967, la denominazione di origine controllata “Lugana” è la prima riconosciuta in Lombardia e una delle primissime in Italia, a testimonianza del legame storico e inscindibile tra questo bianco e il suo territorio.
Un Lugana sostenibile
Il Consorzio di tutela Lugana DOC ha anche iniziato un percorso volto ad accompagnare le imprese verso un maggior investimento nella sostenibilità, in tutte le sue declinazioni, a partire da quella ambientale.
Da inizio 2023, infatti, il Consorzio gestisce, come ente capofila, il progetto di certificazione SQNPI e il relativo controllo di conformità, supportando le aziende aderenti e affiancando l’ente certificatore nella fase di verifica.
Questa misura è stata promossa nell’ottica di indirizzare la denominazione, in un prossimo futuro, verso uno standard unico di sostenibilità vitivinicola.
Oggi è possibile affermare che oltre il 50% degli ettari hanno già raggiunto, o sono in fase di ottenimento, la certificazione di sostenibilità SQNPI (Sistema di Qualità Nazionale di Produzione Integrata), Equalitas o certificazione biologica.
Enoturismo nel Territorio del Lugana
Il Lago di Garda non è solo una meta turistica naturale, ma un luogo ricco di esperienze enoturistiche.
Le cantine della zona offrono degustazioni, picnic tra i vigneti, e visite guidate che includono anche abbinamenti enogastronomici.
Un esempio perfetto per scoprire il Lugana direttamente sul territorio!
Le terre del Lugana, oltretutto, offrono tantissime opportunità di passare dei giorni in pieno relax, accompagnati da ottimo cibo e ovviamente da vino Lugana.
La Nostra Esperienza in Lugana: 2 giorni sul Lago di Garda
Durante il nostro viaggio in compagnia del Consorzio Tutela Lugana DOC, abbiamo avuto il piacere di vivere diverse esperienze enogastronomiche, tra cui una cena vista lago presso il Ristorante Tancredi a Sirmione, dove abbiamo accompagnato ogni piatto con Lugana DOC, esaltando i sapori con abbinamenti perfetti.
Situato nel cuore di Sirmione, è un vero gioiello per gli amanti della buona cucina e del vino.
Con una vista spettacolare sul Lago di Garda, il ristorante offre piatti tradizionali rivisitati, utilizzando ingredienti freschi e locali.
La carta dei vini è particolarmente ricca di selezioni di Lugana, permettendo agli ospiti di abbinare il vino a piatti di pesce freschissimo e specialità locali.
Visite alle Cantine del Lugana
Perla del Garda a Lonato
Il giorno successivo, abbiamo esplorato quattro cantine della denominazione, scoprendo l’ospitalità della zona.
Il “Buongiorno” si è decisamente visto dal mattino con la nostra prima visita in cantina, nonostante il clima un po’ grigio e piovoso.
Abbiamo, infatti, iniziato la giornata godendo dell’ ottima compagnia di Giovanna Prandini, fondatrice, insieme al fratello Ettore, della Cantina Perla del Garda, che produce vini Lugana DOP e sostenibili, oltre che di Edoardo Peduto, Direttore del Consorzio Tutela Lugana DOC.
Perla del Garda produce Vini Garda, Valtenesi e Lugana DOP secondo una filosofia di produzione che si basa su un principio fondamentale: il vino si comincia a fare in vigna, rispondendo senza schemi fissi alle congiunture climatiche dell’annata con l’attenzione e la saggezza della tradizione contadina.
L’attività agricola è stata tramandata di generazione in generazione, nel Veronese prima e poi a Lonato del Garda.
Perla del Garda è nata da un’idea ambiziosa: riportare la vigna sulle colline moreniche dell’ azienda agricola.
Nel Comune di Lonato, lungo la strada che collega il paese al Santuario dedicato alla Madonna della Scoperta – fra Desenzano e Sirmione – si estende il vigneto dedicato alla produzione di vini Lugana e Garda DOP, mentre fra Padenghe e Soiano vengono invece prodotti vini Valtènesi Chiaretto Riviera del Garda Classico DOP.
La superficie complessiva è di 48 ettari in agricoltura biologica.
La vendemmia viene svolta esclusivamente a mano, selezionando i grappoli e riponendoli in piccole cassette che vengono in breve tempo condotte in cantina.
Dal 2022 tutti i vigneti sono in agricoltura biologica con certificazione Sidel e sono sostenibili secondo il protocollo SQNPI “Qualità Sostenibile” e dal 2024 sono anche certificati Equalitas.
Perla del Garda è una cantina su tre livelli, ideata per consentire la cosiddetta “vinificazione a caduta”.
Al piano di arrivo delle uve avvengono la selezione a mano dei grappoli, la pressatura soffice sottovuoto per le uve bianche e la diraspatura per le uve rosse.
Gli acini per i vini rossi e il mosto fiore per i bianchi riempiono a caduta i serbatoi in acciaio ubicati al piano sottostante, dove si svolge la fermentazione a temperatura controllata.
I vini sono prodotti mediante processi e infrastrutture coerenti ai principi di sostenibilità con standard e modelli riconosciuti a livello internazionale in conformità alla specifica tecnica “MAKE IT SUSTAINABLE”.
LUGANA EXPERIENCE – Visite e Degustazioni di Vini (e olio)
La Perla del Garda, situata tra Desenzano e Lonato, offre degustazioni con vista panoramica e propone esperienze immersive tra i vigneti. Per ulteriori informazioni, vi suggerisco di visitare il loro sito La Perla del Garda o di presentarvi direttamente presso la loro cantina.
Le proposte per degustare i loro vini sono davvero tante e, in particolare modo, noi abbiamo avuto il piacere di partecipare a “Esprimi 3 desideri” che, cosa ve lo dico a fare, dal nome mi aveva già conquistata!
Si tratta di una degustazione privata in cui lo staff è interamente dedicato a far scoprire le diverse sfumature di tre vini, selezionati a sorpresa, abbinati a prodotti gastronomici italiani dalla forte personalità come il caviale, l’Olio del Garda DOP e il Grana Padano Dop Riserva (e degli ottimi panificati del Panificio Genovese Ferrando).
Tra le tante esperienze proposte troverete degustazioni di Lugana DOP, Pic Nic in vigna, degustazioni verticali, tour full immertion alla scoperta del territorio, dei vini e dell’olio prodotti dalla cantina, degustazioni alla scoperta dei diversi metodi di spumantizzazione, oltre che tour con focus arte e vino realmente interessanti.
Cantina Perla del Garda – Via Fenil Vecchio, 9 – Lonato del Garda
Tenuta Roveglia a Pozzolengo
La nostra mattinata è poi proseguita alla scoperta della seconda realtà (meravigliosa) che questo tour ci ha permesso di conoscere.
Siamo infatti arrivati a Tenuta Roveglia, arrivata alla quarta generazione, tutta al femminile.
Sara, Vanessa e Babettli Azzone, infatti, guidano oggi l’azienda che ha una storia bellissima, che parte da molto lontano.
Le origini della tenuta, infatti, risalgono al 1404 quando la famiglia Roveglio acquistò terreni e cascine dal monastero San Salvatore di Brescia (oggi Santa Giulia di Brescia).
L’inizio della produzione vinicola inizia invece alla fine dell’Ottocento, quando il bisnonno di Babettli, Sara e Vanessa, Federico Zweifel, lasciò il suo Cantone natale, Glarus nella Svizzera interna, per trovare migliori condizioni di lavoro in Italia.
Qui si innamorò del Lago di Garda, dove trovò una natura fiorente e terreni che si rivelarono adatti alla coltivazione delle vigne e in particolare di un vitigno autoctono: la Turbiana.
Iniziò così a comprare terreni e a trasformare quei campi spesso abbandonati, in filari di vigneti.
Così fece anche suo figlio Giusto, iniziando poi a produrre vino destinato all’inizio solo ad amici e clienti locali.
Per molti anni il metodo di produzione rimase quello tradizionale, che i contadini si tramandavano di generazione in generazione.
Una fondamentale trasformazione avvenne negli anni ’80 quando, mancato Giusto, subentrò Giovanni Felice Azzone, padre di Babettli, Sara e Vanessa, oltre che professore ordinario di Patologia Generale all’Università di Padova.
Egli trasferì in questa realtà vinicola la sua passione per la ricerca ed il coraggio per l’innovazione tecnologica. L
a sua esperienza di scienziato, a capo di laboratori riconosciuti a livello internazionale, lo aveva sempre più convinto che i migliori risultati si ottengano soprattutto attraverso l’ascolto e il dialogo tra tutti i collaboratori .
Grazie all’esperienza indispensabile di Paolo Fabiani, oggi direttore dell’azienda, che abbiamo avuto il grande piacere di conoscere in occasione della nostra vita, si diede inizio ad una revisione dei metodi produttivi e all’introduzione di nuove metodologie e dei più moderni sistemi di vinificazione.
Questo originale connubio tra tradizione e innovazione, tra amore per il terreno e ricerca scientifica ha fatto sì che la Tenuta Roveglia si sia trasformata con gli anni in un suggestivo esempio di cantina moderna legata alla tradizione.
Da questa lunga storia fatta di passione, dedizione e di un sogno condiviso nascono i loro vini.
Tenuta Roveglia, storica tenuta vinicola a Pozzolengo, è famosa, oltre che per la produzione di ottimi vini, anche per i tour guidati e le degustazioni di annate selezionate. Anche in questo caso vi invito a visitare direttamente il sito Tenuta Roveglia
Vengono proposte anche in questo caso visite guidate, disponibili solo su prenotazione (con almeno 2 giorni di preavviso) da martedì al sabato, sia durante la mattinata che in orario pomeridiano.
Società Agricola Tenuta Roveglia S.R.L – Località Roveglia 1 – 25010 Pozzolengo, Brescia
Cantina Ricchi a Monzambano
Cantina Ricchi nasce nel cuore dei colli morenici mantovani, terra di famose battaglie e punto d’incontro fra le culture veneta e lombarda. Una zona ricca di bellezze naturali e meravigliosi panorami.
Questo territorio presenta aspetti unici e particolari, grazie alla sua vicinanza con il lago di Garda ed agli eventi geologici che l’hanno originato.
Oggi Cantina Ricchi è un posto speciale nel quale convivono l’etica produttiva, il rispetto per il naturale scorrere del tempo, e l’utilizzo di tecnologie avanzate per ottenere vini impeccabili, tutelandone la sostenibilità.
Tra i tanti vini prodotti da questa prestigiosa cantina figura una sola tipologia di Lugana DOC che abbiamo degustato verticalmente, in occasione di un piacevolissimo pranzo in cantina.
Anche Cantina Ricchi offre degustazioni, esperienze e bellissime occasioni per conoscere il territorio.
Sono tanti, infatti, i modi per vivere la loro cantina, cose come la vigna che potrete visitare, ovviamente.
Vi segnalo anche che potrete anche soggiornare presso la loro strutturaRelais La Casina, che offre comode e spaziose suites, oltre ad un ristorante interno e ad un’area weelness e SPA.
Visitate il sito Cantina Ricchi per scoprire le tantissime esperienze proposte.
Società Agricola Ricchi F.lli Stefanoni S.S. – Strada Festoni, 13/d – 46040 Monzambano (Mn) – info@cantinaricchi.it
Poggio al Garda a Pozzolengo
L’ultima cantina visitata in occasione del nostro bellissimo tour in compagnia del Consorzio, è stata Poggio al Garda, a Pozzolengo.
Qui siamo stati accolti dai sorrisi contagiosi di Elena e Raffaele Casarini e dal profumo caldo delle caldarroste che scoppiettavano sul fuoco, facendoci dimenticare la pioggia e il cielo grigio.
Poggio al Garda – Località Casaloldo, 2 – Pozzolengo