Stop alla mattanza dei levrieri spagnoli e inglesi
Amate i cani?
Da un po’ state pensando di adottarne uno?
Vorreste fare qualcosa di buono e aiutare un animale in difficoltà?
E allora perché non adottate un levriero?
E’ vero, i nostri canili sono pieni di cagnolini in attesa di essere adottati.
E se avete questa idea in mente, vi prego, andate fino in fondo.
In alternativa pensate anche alla possibilità di adottare un galgo.
In questo post vi spiegherò bene perché.
La loro aria austera, i loro corpi magrissimi e maestosi, non li rendono apparentemente coccoloni come altre razze.
Al di là del loro aspetto, sono cani straordinari, bisognosi e meritevoli d’amore come qualsiasi altro animale e poi, ora più che mai, hanno bisogno di aiuto.
Quella dei levrieri, nell’antichità, è stata una delle razze più apprezzate e venerate, a tal punto che solo le classi più agiate potevano possederne uno.
Le cose purtroppo sono cambiate ed oggi è uno dei cani più sfruttati e maltratti dall’uomo.
Il levriero: tra i primi animali che collaborarono con l’uomo
Pensate che proprio i levrieri furono i primi animali a collaborare con l’uomo.
Un levriero, nonostante tante persone non lo immaginino, è un cane adorabile.
Equilibrato, dolce, morbosamente attaccato al suo padrone, pigro e dormiglione.
All’occorrenza si trasforma in un cacciatore velocissimo, grazie ai suoi muscoli definiti e alla sua agilità, ma è tutto fuorché un cane aggressivo.
E’ tenero, affettuoso, riservato, mai invadente ed è anche un perfetto compagno di giochi per i bambini.
Eppure, condannati a morte già dalla loro nascita, non conosceranno mai l’affetto, il calore di una casa, la comodità di un divano.
Greyhounds e Galgos
I Greyhounds sono impiegati in Inghilterra, Irlanda, Spagna ed anche in altri paesi anglossasoni per correre nei cinodromi ed essere oggetto di scommesse.
In questi Paesi le corse commerciali di cani sono molto radicate e costituiscono un’importante fonte di reddito e svago.
Il greyhound da corsa nasce in appositi allevamenti intensivi in Irlanda.
Solo 1-2 cani di ogni cucciolata vivono fino ai 2 anni
Ogni femmina solitamente partorisce tra gli 8 e gli 11 cuccioli, di cui forse 1 o 2 sopravvivono fino ai 2 -3 anni.
A 12-15 mesi vengono scartati i cani che non hanno interesse alla corsa o che sono troppo lenti.
Questo significa che vengono soppressi.
I “fortunati” sono venduti a privati o associazioni di proprietari che li fanno correre nei cinodromi.
Quando il cane si fa male, e questo accade spessissimo, o diventa troppo lento, viene ucciso: se fortunato tramite eutanasia, ma più spesso abbandonato, impiccato, legato alle traversine dei treni, venduto per le sperimentazioni.
I Galgos sono i bellissimi e dolcissimi levrieri spagnoli: un po’ più piccoli e leggeri dei greyhounds, ma anche loro velocissimi ed utilizzati per la caccia alla lepre.
Anche essi, per gli spagnoli, non sono cani, ma macchine da utilizzare per divertimento.
Strumenti che, quando smettono di funzionare secondo i loro aguzzini, si possono tranquillamente abbandonare.
L’abbandono, in realtà, sarebbe il male minore.
Sì, perché ogni anno in Spagna oltre 50,0000 levrieri vengono lapidati, impiccati, affogati, bruciati con la benzina, sepolti vivi e torturati, dopo una vita fatta di maltrattamenti e botte.
Io non ne sapevo nulla fino a quando Sara, mia cara amica e nuova web master di questo blog, me ne ha parlato.
Proprio qualche mese fa, dopo aver saputo di questo olocausto quotidiano che vede protagonisti i galgos e i podencos, i più comuni cani da caccia di La Mancha, Andalucia e Extremadura, ha adottato un levriero.
Questi cani da settembre a fine gennaio, altro non sono che strumenti utili per la caccia.
Hanno un ottimo fiuto e sono dotati di grande agilità e per questi motivi riescono a catturare facilmente lepri e conigli.
Ma quando e se non corrispondono agli standard e le aspettative dei proprietari, fanno una fine terrificanti.
Per farvi capire di cosa stiamo parlando, in Spagna i levrieri utilizzati per la caccia hanno una speranza di vita media di tre o cinque anni, quelli che servono alla riproduzione arrivano anche a sette, otto.
Nel momento in cui, non riescono più ad assolvere ai compiti dettati dai proprietari diventano un peso di cui sbarazzarsi.
In verità queste atrocità non si verificano solo in Spagna, ma anche in Inghilterra, dove i levrieri vengono impiegati soprattutto nella caccia.
La selezione inizia già dalla nascita, vengono eliminati in modo barbaro, tutti i cuccioli che sembrano non adatti alla caccia o sono troppo delicati o paurosi davanti ai colpi di arma da fuoco o che mangiano la preda una volta catturata.
Quelli che superano ‘la selezione’ iniziale però non hanno un futuro roseo davanti: li aspetta una vita di maltrattamenti e stenti.
I levrieri sono malnutriti e tenuti in spazi bui e ristretti per paura che vengano rapiti.
Per il galghero, infatti, ha più senso acquistare a dieci euro ciascuno, altri galgos o podencos piuttosto che nutrire quelli che già si possiedono.
I numeri sono comunque approssimativi perché la maggior parte dei galgheri, non registra i cani all’anagrafe, non li vaccina, quindi sono praticamente inesistenti sul territorio.
Nonostante le autorità spagnole siano a conoscenza di tutto ciò, ma finora non è stato preso nessun provvedimento che ponga fine a questa inutile tortura.
I galgos sono considerati cani da lavoro e sono esclusi dalle normative in materia di crudeltà di cui godono gli animali domestici.
Sono quindi, strumenti da utilizzare e poi gettare via quando non servono più.
Inoltre, per testare la velocità dei levrieri, essi vengono legati a una macchina o una moto.
Tante associazioni sostengono i levrieri
Per fortuna, centinaia di organizzazioni lottano oggi contro l’uccisione dei levrieri e la punizione dei trasgressori, ma purtroppo sono troppi gli interessi economici che ruotano attorno a queste vittime innocenti.
Oggi possiamo contare su diverse associazioni che si occupano proprio di queste vittime innocenti aiutandole a trovare una nuova casa, un po’ di meritato amore e una nuova famiglia da adorare.
Ogni Galgo adottato è una vita salvata
Tutti i levrieri riscattati da queste tragiche situazioni in Irlanda e Spagna arrivano in Italia con il passaporto sanitario, sono quindi vaccinati ed hanno il microchip.
E vengono anche sterilizzati, per evitare che qualcuno ne possa fare un uso commerciale.
E’ un cane silenzioso, non abbaia quasi mai e grazie al suo pelo cortissimo è anche un cane molto pulito, facile da pulire.
Intelligente, si adatta ed apprende molto velocemente.
Non ha solitamente problemi a viaggiare in auto ed ha una salute di ferro.
E’ affascinante ed un eccellente animale domestico.
Come adottare un levriero spagnolo
Per salvare un levriero spagnolo da una fine così crudele, l’unica strada percorribile è l’adozione.
E se vi andasse di aiutarli pur non potendo adottarne uno, tenete a mente che tutte le associazioni hanno bisogno di sostegno economico per sostenerli, quindi informatevi anche sulle donazioni, ricordandovi che anche 5/10 euro possono fare tantissimo.
Di associazioni che direttamente in Italia si occupano dell’adozione ce ne sono tante, consigliamo di cercare quella più vicina a voi.
Di seguito riporto qualche riferimento, ma cercate comunque su Google, ne troverete anche altre.
Il progetto di tutte queste associazioni è quello di portare via greyhound e galgo dai loro paesi d’origine e dare loro una nuova vita in Italia, in famiglie vere e amorevoli.
Naturalmente tutti i levrieri riscattati da queste tragiche situazioni in Irlanda e Spagna arrivano in Italia con il passaporto sanitario:
sono quindi vaccinati ed hanno il microchip,
sono sterilizzati, per evitare che qualcuno ne possa fare un uso commerciale.
Pensateci, sono cani straordinari e meritano una seconda possibilità, oltre che tanto amore!
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