Ieri in pieno giorno, sull’isola Margarita, nel parcheggio del supermercato SIGO, a pochi metri dal Centro Commerciale Parque Costa Azul, una sparatoria ha causato una vittima.
Nessuna resa dei conti, nessuno scambio di identità.
Una semplice rapina come le tante, tantissime, che si verificano tristemente oggi su un’isola come Margarita che una volta fu felice e turistica, il cui lato oscuro viene occultato dagli avvoltoi operatori turistici che, pur di guadagnare due lire sulle spalle di turisti attratti dalla vacanza ai Caraibi a poco prezzo, continuano a negare la reale situazione.
Il rapinatore sarebbe morto dopo aver aggredito e sparato alla gamba di un uomo di 27 anni che usciva da uno dei negozi del centro commerciale insieme alla figlia.
L’uomo portava a sua volta un’arma così che si è difeso sparando al rapinatore.
Un altro giovane, José Miguel Pérez, di 20 anni, stava uscendo da una discoteca quando gli hanno sparato da un veicolo in movimento.
Viveva con i nonni a Las Mercedes, nel municipio Tubores, e si dedicava alla pesca e allo sport.
Sempre a Margarita, oltre a questi due casi, tra ieri e l’altro ieri, sono stati portati nella camera mortuaria dell’ospedale Luis Ortega di Porlamar altri 5 cadaveri.
Cinque, sommati alle altre due vittime sette, in meno di 24 ore!
Tre di loro assassinati da armi da fuoco, mentre gli altri due avrebbero perso la vita in incidenti automobilistici.
Due dei tre assassinati avevano 21 e 19 anni e sono stati trovati con un proiettile in testa nel settore Pedregales, municipio Marcano. Sembra che i giovani avessero precedenti penali e che fossero scomparsi da alcuni giorni.
La terza vittima si chiamava José Oscar Poleo Torrealba e aveva 32 anni.
Stava transitando a bordo della sua moto a Porlamar quando gli hanno sparato al petto, con molte probabilità per rubargli la moto.
Ieri pomeriggio, inoltre, intorno alle 15:30, una bimba di 5 anni è stata portata con urgenza in ospedale con una ferita da arma da fuoco alla gamba.
Sembra che il fatto sia stato accidentale e non si conoscono per il momento maggiori dettagli.
Resta che il numero di persone che possiede un’arma è obiettivamente troppo alto e poco rassicurante.
È proprio il posto turistico e sereno dove immagino ognuno di voi vorrebbe trascorrere le vacanze!
Se non torno sulla mia adorata isola da 5 anni un motivo c’è.
Quando un luogo tanto bello ed incontaminato, una volta abitato solo da isolani e pueblitos di pescatori, è stato letteralmente invaso dai fuggitivi europei, dai cubani e dagli sfollati dei barrios di Caracas per volere di Chávez, l’incanto si è purtroppo rotto e Margarita ha iniziato a cambiare faccia.
Ma ripeto: capire e comprendere questa desolante trasformazione è una cosa possibile solo per chi ha avuto l’incredibile fortuna di conoscere l’isola ed il Venezuela prima dell’avvento del chavismo.
Non per chi c’è stato per la prima volta nell’ultimo decennio e considera questa delinquenza e questa situazione tutto sommato normale.