Lo scorso 5 di Marzo, è stata approvata la Ley de las Comunas che, oltre a spogliare di ruolo e poteri sindaci e governatori (nominandone il Governo di nuovi secondo loro convenienza), mette fine a qualsiasi forma di proprietà privata.
Che tu possieda un’auto, un appartamento, una clinica, uno studio o un negozio tutto diventa dello Stato.
Sembra incredibile ed assurdo e in effetti lo è. Ma in Venezuela, d’altronde, non c’è mai stata giustizia nell’ultimo quindicennio e non possiamo aspettarci che arrivi ora con questo burattino di Castro al Governo.
Stiamo assistendo ad una serie di abusi e di imposizioni realmente gravi.
La cosa che mi lascia sempre più sconvolta è che mezzo mondo, dopo averci visitato, conquistato, dopo essersi bevuto le nostre ricchezze, dopo aver invaso con continue migrazioni le nostre terre, resti zitto a guardare.
Ciò che più mi fa male è questa indifferenza totale verso un paese che si sta dissanguando e che chiede aiuto in ogni modo.
Un secondo aspetto che mi fa riflettere e che mi preoccupa è dato dal fatto che, mentre in ogni città venezuelana si continua a manifestare e ad opporre resistenza alle forze armate e ai delinquenti (tupamaros, colectivos, motorizados), mentre ogni giorno ragazzi nel pieno dei loro anni vengono brutalmente assassinati, mentre le strade si macchiano di sangue ed ovunque si assiste ad atti violenti e soprusi di qualsiasi genere, il Governo zitto zitto, approfittando della confusione e della distrazione generale, va avanti con il suo piano cubano.
Se ci pensate Maduro non ha perso tempo. Come aveva detto Chávez di fronte a non ricordo più quale tragedia, “The show must go on!”.
E quindi avanti tutta, incuranti della situazione tremenda generale, portando avanti la menzogna secondo cui in Venezuela regna la pace.
Lo show deve continuare e il diabolico piano delle due cariatidi cubane va avanti seguendo ognuno dei loro dogmi: censurare i media, continuare a terrorizzare e reprimere intere popolazioni, ammazzare innocenti, arrestare gente a caso, dare fuoco ai palazzi, intossicare interi quartieri con i lacrimogeni scaduti e pure all’arsenico, liberare 600 detenuti dalle carceri ricoprendoli di armi al grido di: “andate e uccidete”, contrastare con carri armati gente disarmata e a piedi.
Parola d’ordine: reprimere ed eliminare ogni forma di ostacolo e problema!
E, parliamoci chiaro, i venezuelani, quelli che si sono svegliati e che ora combattono con le unghie e con i denti per la loro libertà, rappresentano un grande ostacolo e problema al conseguimento dei loro obiettivi.
Mentre la gente si ammazzava per strada Maduro ha messo in carcere il suo oppositore numero 1 con una scusa idiota, ha interrotto i rapporti con Panamá pur avendo con loro un debito economico immenso, ha fatto arrivare decine di aerei cubani nel paese, ha imposto 10 giorni di ferie per spronare la gente a festeggiare il Carnevale mollando le barricate, ha introdotto il Sicad 2 e ora, bello tranquillo, a pochi giorni di distanza l’una dall’altra ha imposto da buon dittatore due pratiche cubane: prima la versione moderna e digitale del libretto di razionamento alimentare e poi la legge de Las Comunas secondo cui “ciò che è mio è mio, ciò che è tuo pure”.
E chi al momento combatte e lotta in strada non ha nemmeno la forza e il tempo per guardare cosa sta cambiando nel proprio paese.
Cosa altro serve a quelli che sono stati chavisti per disperazione e per convenienza per capire che la “pace” è finita?
Per comprendere che non devono avere paura, che se si imporranno oggi al lato di chi combatte ormai già da un mese, potranno essere presto più felici.
Di cosa hanno bisogno per comprendere di meritare tutti, loro in primis, una vita dignitosa, una vita normale non relegata a precarie case di lamiera sulla montagna, cultura ed educazione, un futuro per i propri figli, latte e farina ogni giorno e non una volta al mese in cambio di appoggi o “servizi” al Governo?
Gli studenti e il popolo che oggi scendono in strada sono tra i più eroici che io abbia mai visto!
Ma non è sufficiente!
Serve che tutto il Venezuela si unisca a loro.
Occorre che tutti aprano gli occhi e portino la propria protesta in ogni ambito della loro quotidianità, non solo nelle strade.
Serve che ci si ricordi di essere tutti fratelli, un solo grandissimo popolo.
Occorre dimenticare le fazioni politiche con cui Chavez, durante la sua lunga dittatura, ha spezzato in due e diviso il Venezuela.
È necessario che si accantoni la paura ricordando che nella vita le cose belle accadono solo a chi ha il coraggio di buttarsi e guardare oltre.
È fondamentale che si tenga a mente che al Venezuela non manca assolutamente nulla per essere una potenza mondiale, che ha risorse e ricchezze in abbondanza che, se ben veicolate e non omaggiate a Cuba, potranno riportare il Venezuela ai suoi antichi splendori.
È importantissimo che ognuno si senta parte fondamentale di un processo.
Che tutti capiscano che ogni singolo granellino può fare del suo.
Cari Chavisti, o Maduristi che vi si voglia chiamare, aprite gli occhi!
Vi stanno schifosamente usando.
Arriverà il giorno in cui rappresenterete anche voi, come noi ora, un impiccio.
Aprite gli occhi, i cubani non ci vogliono tra i piedi.
Hanno messo le mani sul nostro paradiso e lo hanno prosciugato.
Non si daranno per vinti finchè non sarà loro.
Se lotterete anche voi avrete un futuro migliore, senza indottrinamenti politici.
Guardate in faccia la realtà: a parte una marea di promesse la vostra vita è cambiata o migliorata?
A parte qualche cartone di latte in più al mese e un figlio non arrestato per aver rubato o ucciso che poi è stato addirittura arruolato e stipendiato nelle bande criminali dello Stato, voi state bene?
Siete felici?
È questo quello che volete?
Vi accontentate di questo?
Non sarebbe meglio avere un figlio che non ha alcun bisogno di diventare un delinquente perchè mangia e vive dignitosamente, piuttosto che essere grati ad un governo perchè semplicemente lo lascia impunito?
Non vi piacerebbe di più un frigorifero pieno di cibo attaccato alla corrente ogni singolo giorno, piuttosto che un cartone di latte alla settimana in cambio di favori che vi rendono schiavi e vi riempiono di paura?
Vi hanno ripetuto per anni che valevate meno di zero e alla fine ve ne siete convinti.
E voi militari? Avete scelto questa carriera per convenienza.
È chiaro.
Perchè nessuno mosso da amor Patrio e voglia di proteggere il proprio popolo potrebbe agire come voi state agendo.
Non ci vuole un nuovo Simón Bolívar oggi.
Ci vuole un popolo intero in grado di capire che bisogna restare uniti per contrastare questo tremendo meccanismo messo in atto dai Castro, prima tramite Chávez ed ora grazie a quel burattino di Maduro.
Agli arbori della civiltà il vostro era un popolo pacifico ed ingenuo.
Quando arrivarono gli spagnoli approfittato di quell’ingenuità, del fatto che nessuno fosse preparato in nessun modo a quanto stava per accadere.
I conquistatori, accecati unicamente dal desiderio di impadronirsi delle vostre ricchezze, dell’oro e delle perle che abbondavano nel paese, vi passarono sopra, vi resero schiavi, vi massacrarono. Uccisero i vostri figli, violarono le vostre donne e le vostre figlie femmine. Macchiarono di sangue una terra paradisiaca e immacolata.
Portarono malattie e infermità di ogni sorta.
Vi rendete conto che sta accadendo la stessa identica cosa con i cubani?!?
Come potete permettere che succeda di nuovo???
Non siete più degli indigeni armati di arco e freccia. Il parallelismo spagnoli/cubani resta perchè i primi, esattamente come oggi accade con i cubani, si erano presentati con pistole e fucili e avevano raso al suolo una popolazione disarmata.
Ma oggi avete secoli di storia e di esperienza alle vostre spalle.
Siete venezuelani e non tribù indigene. Siete “solo” venezuelani, non più Caribes, Arahuacos e Timotocuicas.
Oggi avete la civiltà e la consapevolezza di quanto potrebbero venir investite meglio le risorse della vostra terra.
Oggi perle e oro sono petrolio e gas naturale!
Gli studenti che coraggiosamente continuano ad opporre resistenza ricordano i caciques che difesero le proprie tribù contro gli spagnoli.
I nostri giovani eroi morti combattendo contro i GNB sono i Guaicaipuro, Manaure, Cayurima, Doaca, Huyapari, Nigale, Acaprapocón e Conopoima di allora!
Conoscete la storia.
Guardatevi indietro e capite una volta per tutte che non ci occorre nessuna nuova colonizzazione!
Fuori a calci i cubani dalla nostra terra. Lottate e riprendetevi ciò che vi appartiene, senza stupide distinzioni tra chavisti e antichavisti, maduristi e antimaduristi e militari.
Siete, siamo, tutti fratelli.
Figli della stessa madre terra che ora va liberata!