Sappiamo che ieri si è svolta una riunione tra i fornitori del servizio internet del Venezuela e Conatel, Commissione Nazionale di Telecomunicazioni del paese, con la volontà di imporre ulteriori restrizioni all’uso di internet da parte della popolazione.
È una cosa assurda!
È ridicolo che stiano verificandosi tanti soprusi e tante prepotenze.
D’altronde, una volta bandita qualsiasi radio o tv indipendente, il Governo vuole che Conatel impedisca a tutti di consultare internet.
Finora, per esempio, Conatel ordinava ai fornitori di servizio (ISP) di bloccare tutte quelle pagine che informavano sulla quotazione del dollaro parallelo.
Adesso invece l’obiettivo sarà quello di censurare tutti i contenuti informativi che possano ledere l’immagine del Governo.
Tuttavia Conatel al momento non potrà verificare se i vari fornitori di servizio eseguiranno effettivamente l’ordine di bloccare le pagine.
Ma, d’altronde è una schifosa dittatura repressiva, e si diche che presto la Commissione potrà controllare i vari sistemi operativi dei diversi fornitori.
Conatel avrebbe inoltre la possibilità di restringere l’accesso anche a Youtube e Twitter, che al momento, considerata la censura generale già imposta dal Governo, rappresentano le sole finestre sul mondo esterno (ed interno) per i venezuelani, ma anche per noi e per il resto del mondo sugli avvenimenti venezuelani.
Se i vari fornitori dovessero rifiutare o disobbedire agli ordini pare che il Governo abbia l’autorità per requisire loro le abilitazioni.