Ultimamente mi sono accorta, a malincuore, di buttare via molti, troppi, alimenti.
Per vari motivi: prima di tutto, con due bambine piccole, capita spesso di dover preparare delle alternative pur di farle mangiare. Se con il sonno sono stata sfortunatissima, con il cibo devo ammettere che mi è andata abbastanza bene: le bambine mangiano tanto e di gusto per fortuna e, tutto sommato, le volte in cui mi hanno costretta a preparare da capo una cena o o un pranzo, le conto sulle dita di una mano.
Tuttavia non è comunque sempre facile prevedere quanta fame avranno di volta in volta. Così, se ci sono sere in cui ti chiedono anche una carbonara, due tacchini ripieni, la crostata della nonna e l’ammazza caffè, ce ne sono tante altre in cui assaggiando giusto la cena, lasciando il piatto praticamente intonso. A questo punto i casi, in genere, sono due: o rifiuti lo spreco finendo tutto quello che resta nei loro piatti e prendendo circa 5 kg a bimestre, oppure butti via, con grande dispiacere.
Un altro motivo per cui mi sono resa conto di aver sprecato purtroppo molto e frequentemente dipende anche dal fatto di lavorare tanto, avere poco tempo e essere molto stanchi. Sia io che Gigi, infatti, trascorriamo intere giornate senza riuscire a mettere piede in casa prima di sera. Capita che io scongeli della carne o del pesce e che poi si decida all’ultimo, spesso per lavoro, di fermarsi fuori a cena. Anche questo non è un aspetto sempre facile da mettere in conto, così che, purtroppo, tante volte il frigo resta pieno di alimenti che scadranno da lì a poco, senza quasi ce ne si renda conto. Un altro aspetto riconducibile alla stressante e frenetica vita moderna fatta di figli e lavoro è sicuramente quello che io definisco ironicamente”lo spesone da Famiglia Cupiello”. Ovvero: per fare la spesa resta solo il sabato-macchina carica-frigorifero intasato e conseguente impossibilità di indovinare e ricordare quali alimenti riposino, dimenticati, infondo al nostro frigorifero per decenni. Non sapendo quando si riuscirà a tornare al supermercato si tende a fare una spesa infinita e compulsiva, come se in casa si fosse in 14, poco ragionata, e a fare finire nel carrello tanti articoli inutili o comunque non fondamentali.
Così un bel giorno, stufa di tanti sprechi ho preso in mano la situazione correndo ai ripari: una spesa più intelligente, una disposizione diversa degli alimenti all’interno del frigorifero, l’impiego di etichette adesive in grado di ricordarmi a colpo d’occhio le scadenze imminenti, porzioni più contenute (a rifare 100 grammi di pasta siamo sempre in tempo, d’altronde), meno snobismo verso gli avanzi e tanta fantasia, proprio per non cestinare inutilmente cibi pagati a prezzo pieno o magari appena appena assaggiati.
Per fortuna in mio soccorso arriva una start up davvero intelligente, 100% italiana, grande alleata contro lo spreco: un’app rivoluzionaria e davvero innovativa.
Si chiama MyFoody e consiglio a tutti voi di scaricarla!
Di seguito potete farlo direttamente:
App Store: clicca QUI
Google Play: clicca QUI
Vediamo in cosa consiste e in che modo può aiutarci!!!
Attraverso questa app (gratuita) è possibile individuare quale sia il negozio più vicino a casa nostra, dove acquistare alimenti vicini alla scadenza a un prezzo conveniente!
Geniale, non trovate? Un modo utile per risparmiare ma anche per evitare di sprecare alimenti.
I creatori dell’app sono giovani, brillanti, pieni di entusiasmo e dimostrano di avere anche a cuore il prossimo: parte di quanto risparmiato con la spesa, infatti, può essere donato a una rete di enti no profit impegnati nel recupero delle eccedenze alimentari o comunque nel settore agroalimentari a fini sociali.
Come mai certi alimenti beneficiano di tali sconti?
Perché MyFoody funziona proprio così: attraverso l’app le aziende che distribuiscono alimentari possono vendere a prezzi più bassi le proprie merci che rischiano di andare sprecate, come, per esempio, quelle sotto data di scadenza, quelle che presentano imperfezioni estetiche nelle confezioni oppure quelle che sono state acquistate in eccesso.
L’app offre quindi ai consumatori la possibilità di scoprire dove siano disponibili questi prodotti e di recarsi così a colpo sicuro nei punti vendita per acquistarli.
Vendere gli scarti si rivela un ottimo modo per smaltirli. Oltretutto pensare a qualcosa da scartare ci fa pensare che si stia parlando di prodotti di bassa qualità E’ un errore intenderli così, già che sono tutti prodotti di ottima qualità.
Un software individua e geolocalizza sia le catene che smaltiscono prodotti invenduti, riuscendo così a far arrotondare loro i ricavi, pur garantendo ai clienti uno sconto tra il 30 e il 50%, sia tutti i possibili acquirenti nel raggio del punto vendita.
A seconda della vicinanza gli utenti possono sapere dove e quali prodotti acquistare scontati. Dietro a tutto questo lavoro c’è anche, indubbiamente, l’idea e la volontà di sensibilizzare gli utenti sugli sprechi, in qualche modo educandoli ed abituandoli ad interrompere il circolo vizioso dello spreco.
Per esempio proponendo e suggerendo tante golose idee per restituire nuova vita agli avanzi, oppure per scegliere prodotti antispreco, all’interno del Blog di MyFoody (clicca QUI per visitarlo).
Il progetto mi è piaciuto così tanto che ho pensato di daree anche io il mio contributo: alla fine di questa settimana, infatti, sul blog di MyFoody (clicca qui) troverete una mia ricetta anti spreco.
Pensate a quanto frequentemente ci avanza della pasta: perché non trasformarla in una frittata di spaghetti? Oppure le verdure, mischiate insieme e frullate possono trasformarsi in golosissime polpette, magari da servire insieme a un sughetto al pomodoro. A proposito di pomodori: perché buttarli quando appassiscono? Certo non saranno buoni in insalata, ma possono rivelarsi perfetti per preparare un buon sughetto fresco. Oppure l’arrosto con le patate: sminuzzati insieme possono rivivere sotto forma di polpettone. E il riso? Al salto, sotto forma di arancini o timballo, le idee sono davvero infinite. Panettone e colomba sono buoni anche in altri periodi dell’anno ed esistono moltissime ricettine sfiziose che ne prevedono un utilizzo anche a festività terminate.
Ciò che generalmente saremmo portati a sprecare può, in verità, riacquistare e creare ulteriore valore se rimesso in circolo.
La tecnologia, sicuramente, riduce ulteriormente i tempi, permettendo di non far nemmeno trascorrere troppi giorni, in vista della scadenza imminente.
E’ davvero incredibile che, solo per un difetto sulla confezione o per via della data di scadenza vicina, tanti alimenti possano venire sprecati. Mi sembra davvero un insulto nei confronti di tutti coloro che fanno fatica a mettere in tavola un piatto di pasta per tutta la famiglia a fine giornata.
Start Up come queste mi riempiono di orgoglio. Dico davvero: pensare che una soluzione di questo tipo sia stata proposta proprio da un gruppo di ragazzi italiani e che sia nata a Milano mi rende ancora più fiera. La nostra generazione, come quelle successive, sono molto più attente al nostro mondo e alle problematiche moderne di quanto si pensi. Grazie ragazzi, grazie MyFoody!
Tra qualche giorno vi segnalerò il link della mia ricetta sul loro blog e, mi raccomando, fate un salto a dare un’occhiata.
Perché non lo fate anche voi? Instagram può trasformarsi in una galleria meravigliosa anche di piatti reinventati. Se pubblicherete la vostra foto non dimenticate di menzionare #myfoody #vivereperraccontarla #iononspreco e #sprecoalimentare