Glossario della crisi venezuelana

di Francesca

Dal sito della CNN Español, prendo in prestito questo utile glossario, a cui aggiungo altre parole che penso possano interessarvi. Se ne avete di nuove scrivetemele!

Altamira: si intende Plaza Altamira e dintorni, quartiere medio di Caracas, zona in cui si sono concentrate molte delle proteste e delle manifestazioni nel corso dell’ultimo mese.

Autopista Francisco Fajardo: È la principale strada di Caracas, collega la capitale da est ad ovest e viene menzionata spesso quando si parla di barricate e blocco della viabilità da parte dei manifestanti.

Ballena: Letteralmente “balena”. Veicolo blindato antisommossa, equipaggiato con dispositivi per lanciare getti di acqua sui manifestanti.

Cacerolazo: una forma di manifestazione pacifica e rumorosa, in spazi privati o pubblici, in cui l’espressione pubblica di protesta, o dissenso, si realizza attraverso il rumore ottenuto percuotendo casseruole, tegami, pentole, coperchi, mestoli ed altri utensili simili.

Caracazo: Serie sanguinosa di disordini che si sono realizzati a Caracas e nel resto del paese intorno al 27 febbraio del 1989, dopo l’aumento della benzina e delle tariffe dei trasporti pubblici. La rivolta degenerò e ci furono oltre 3000 morti, nonostante il governo di allora mise tutto a tacere facendo sparire i corpi in fosse comuni e dichiarando “solo” 300/400 morti.
La storia è ciclica.

Chacaíto: zona commerciale di Caracas, dove convergono le linee della metropolitana e dei trasporti pubblici.
Segna la frontiera tra i municipi dell’opposizione e quelli che simpatizzano con il governo.

Chacao: il municipio più piccolo dei 5 che formano Caracas. È considerato un vero e proprio bastione dell’opposizione.

Colectivos: Gruppo di delinquenti civili arruolati, stipendiati e armati dal governo, che li definisce attivisti sociali. Questi individui rappresentano parte attiva nelle rivolte venezuelane, al fianco di militari e GNB.

Foro Penal Venezolano: organismo formato da legali che offroni sostegno e servizio gratuito ai venezuelani arrestati e a quelli che denunciano violazione dei diritti umani.

Gandola: tir, camion da carico di grandi dimensioni. La gandola “anchilarga” è quello che ha più di sei ruote.

Gocho: termine usato per indicare gli oriundi degli stati andini del Venezuela (Táchira, Mérida e Trujillo). Si definiscono gochos soprattutto gli abitanti del Táchira, anche per il loro accento che ricorda il colombiano della zona lungo la frontiera. Essendosi identificata questa zona con l’epicentro delle rivolte, i gochos sono oggi per tutti i più eroici e strategici rappresentanti della Resistencia venezuelana.

Guardia Nacional Bolivariana (GNB): Uno dei quattro componenti delle Forze Armate Nazionali. La loro missione dovrebbe essere controllare la frontiera e offrire appoggio ad altri corpi militari.

Guarimba: Popolarmente è un rifugio. Quando si parla di guarimbas nel contesto attuale, ci si riferisce alle proteste organizzate nelle zone residenziali, con barricate e blocco delle strade.

Indocumentado/ilegitimo: termini con cui ci si riferisce a Nicolás Maduro per le sue contestate origini colombiane, nascoste ed occultate in ogni modo.

Maalox: medicinale, protettore gastrico che se spalmato sul viso risulta utile per limitare i danni causati dai gas lacrimogeni.

Majunche: il defunto Chávez definì in tal modo il leader oppositore Henrique Capriles. Popolarmente qualcosa è “majunche” quando è di cattiva qualità.

Miguelitos: arma rudimentale molto utilizzata dalla resistencia studentesca, formata da più punte metalliche (chiodini legati tra loro) che, disposte in grande quantità lungo le strade, si infilano nei pneumatici di moto e auto bloccando ed interrompendo il passaggio di motorizados e militari.

Motorizados: bande armate, simili ai colectivos, ma a bordo di moto di grande cilindrata (chiaramente omaggiate dal governo).

11 aprile 2002: giorno in cui Hugo Chávez fu deposto per due giorni da un colpo di Stato.

O.E.A. : Organizzazione degli Stati Americani, con sede operativa a Washington DC. Questo ente ha negli anni perso valore e autorevolezza ed oggi appare tristemente corrotto.

Paz: pace. Una delle parole più ripetute in questi 40 giorni di proteste. Pacifiche le manifestazioni dei giovani venezuelani, pacifiche (…) le intenzioni del governo secondo quanto sostenuto da Maduro.

Palangrista: si tratta di un insulto e si riferisce al giornalista senza etica e senza vocazione che utilizza il suo talento nello scrivere a favore o contro una tematica o una persona.

Pancartas: sono i cartelli utilizzati dai manifestanti.

Perdigón: ognuna delle palline di piombo che costituiscono la munizione di un fucile. La maggior parte delle ferite da armi da fuoco sono state causate da perdigones.

Pitiyanqui/Piti-yankee: modo dispregiativo  per definire le persone che ammirano e condividono la politica estera e la cultura statunitense.

Policía Nacional Bolivariana (PNB): corpo di sicurezza relativamente recente. Dovrebbe difendere la popolazione e garantire la sicurezza cittadina ma sappiamo essere tra i primi a sparare sui manifestanti.

Toripollo: termine coniato da Henrique Capriles parlando di Nicolás Maduro. Unione di Toro + Pollo, per intendere che Maduro ha una testa di gallina nel corpo massiccio di un bovino.

Tribunal Supremo de Justicia (TSJ): il massimo organo del sistema giudiziario del Venezuela. Sta a capo di qualsiasi altra forma di potere nella Repubblica Bolivariana del Venezuela, ed ha sostituito nel 1999 la Corte Suprema di Giustizia.

Tupamaro: movimento marxista di estrazione popolare. Esiste da moltissimi anni e il governo lo appoggia. Armato, pericoloso e non del tutto controllato dal Governo.

Voluntad Popular: partito politico oppositore al Governo, con a capo Leopoldo López.

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