Anche se non mi sono fatta viva non crediate che io abbia gettato la spugna! Non sono proprio il tipo! Sono quasi alla fine della terza settimana della mia Superdieta!
O bianco o nero. Nutro un certo fastidio per chi torna sempre indietro, per chi fa fatica per ottenere un risultato e poi ci ricade, per chi manca di forza di volontà, per chi si riaccende la sigaretta al primo intoppo, per chi si mette in bocca il cioccolatino alla prima lacrima! Insomma, a costo di fare una fatica immensa, i salti mortali, i più grandi sacrifici, vi ho detto che al 27 di settembre ci sarei arrivata e così sarà! Simile attira il simile e io sogno dalla mattina alla sera la stessa determinazione nella mia vita!
Sono stati giorni assurdi per un milione di motivi. Primo fra tutti le mie figlie si alternano con l’influenza. Di punto in bianco, poi, hanno sviluppato un insolito attaccamento nei miei confronti e sembrano delle cozze, non mi lasciano respirare. Sono stata sempre in giro per eventi, presentazioni di prodotti nuovi e impegni personali e quando sono riuscita a passare da casa c’erano le mie piccole con priorità assoluta, almeno quando riesco a fermarmi. Quindi anche solo sfiorare il portatile è stato davvero impossibile. In più la mia favolosa web master ha deciso di darsi alla pazza gioia e di sconvolgere (di nuovo!) dalla testa ai piedi questo blog e ci stiamo lavorando tanto. Insomma, tante cose belle nell’aria e tanti impegni, così che ho rimandato il momento in cui aggiornarvi sulla mia dieta. Nonostante il casino generale, come vi ho detto, non ho sgarrato.
Martedì era il sedicesimo giorno, ora che manca sempre meno quasi non conto più i giorni.
Ho superato abbondantemente la metà e sono quasi alla fine della terza settimana. Medito seriamente di proseguire ancora, magari per un’altra settimana ancora. Vuoi perché non sto facendo poi così fatica, vuoi perché mi sento energica e non voglio tornare alla spossatezza di un mese fa. E poi ho deciso che questa volta non mi accontenterò di arrivare vicina al mio peso forma. Ho fatto 30, facciamo 31. Altrimenti quei chili in più resterebbero qui, a torturarmi e rimanderei sempre il momento di sbarazzarmene.
Tornando a martedì ero in fase 1. Quindi, come sempre quando riesco, cerco di godermi la frutta e i cereali, con pasta al sugo o alle verdure, tutto rigorosamente senza olio. Non ho purtroppo il tempo di ripetermi ogni volta annoiandovi con i menù, ma se andate indietro nel blog e ricominciate a leggere dal Giorno 1 della Fase 1 scoprirete che, bene o male, i miei menù si ripetono quasi sempre, di settimana in settimana.
Come al solito ho iniziato la giornata con frullato di frutta (ananas, avevo quella) e fetta di pane di grano germogliato (ormai un must!), poi sono scappata nel meraviglioso Potafiori per una presentazione e lì ho fatto lo spuntino con alcune prugne e un caffè d’orzo. Poi per pranzo una pasta di riso integrale al sugo, caricatissimo di peperoncino (non so farne a meno) e del pesce cotto in padella con verdure e brodo vegetale. Ve lo ricordo: niente olio! Dal lunedì al giovedì, o comunque in fase 1 e 2, niente olio. Poi una pesca.
Merenda un’altra pesca.
Cena: una tazza (da cotto) di riso integrale con 1/2 tazza (da cotte) di lenticchie. Le ho preparate in quantità industriale perché le adoro, ma soprattutto perché riso e lenticchie è uno dei piatti preferiti di Giulia e Vittoria, quindi non temevo che potesse avanzarne!
Mercoledì (ieri) e giovedì (oggi) sono stati come sempre i giorni più difficili, perché, trovandomi in fase 2, il mio menù sarebbe stato interamente proteico. Devo essere onesta: odio questa fase! So che ve lo ripeto sempre, ma più passano le settimane e più detesto questa fase. E vi giuro che non lo dico per le uova in borsa, ormai a quelle mi sono abituata e quasi mi mancano quando non le trovo tra il frontalino dell’autoradio e lucidalabbra. Lo dico perché ho esaurito la fantasia, il pollo mi esce un po’ dagli occhi, il pesce di Picard pure. Il tonno al naturale mi nausea e di uova preferirei non mangiarne 8 al giorno, per quanto si consumi solo l’albume in fase 2.
Sono stata poco fantasiosa, ma ho mangiato quasi sempre salmone affumicato. Ho corso tanto e sono arrivata a sera così a terra da non trovare alcuna forza per mettermi ai fornelli. Ma partiamo dall’inizio: ieri mattina la colazione è stata la solita con frullato di cetrioli con lime e zenzero fresco (verdura), 3 albumi sbattuti (proteine) e caffè di cicoria. Poi, il tempo di far bollire l’uovo per lo spuntino, e sono scappata via perché la sveglia non era suonata, le bimbe erano malatissime e io avrei avuto un appuntamento da lì a mezzora. Fatto lo spuntino è arrivata in un battito di ciglia l’ora di pranzo e a casa mi aspettava un’amica, che per fortuna sta seguendo insieme a me la stessa dieta. Così ho preparato del pollo in padella tagliato a pezzettini e cotto con dei fagiolini, condito con poco sugo di pomodoro (premessa: in fase 2 il sugo di pomodori – conserva o verdura- NON si utilizza, è vietatissimo, ci tengo che lo sappiate. Questo è davvero il solo sgarro che mi concedo perché detesto il sapore della carne e devo mascherarlo in qualche modo). Come contorno un’insalata di finocchi e dei peperoni arrostiti. Come al solito niente olio.
Per merenda il solito uovo e per cena salmone affumicato con insalata, condito con una salina preparata con lime e senape forte emulsionate.
Oggi era il secondo giorno di fase 2 e tutto si è ripetuto più o meno nello stesso modo: sveglia non suonata, bambine nel letto arrivate chissà a che ora della notte, io con un livido in faccia grazie ai calci notturni di Vittoria (solo lei li tira), colazione a base di uova e frullato di cetrioli da preparare al volo. Poi di corsa a scuola solo per Giulia, perché Vittoria sta ancora malissimo ed è rimasta a casa. Una serie di appuntamenti, uovo sodo alle 11 e poi per pranzo, trovandomi con l’acqua alla gola e il primo appuntamento pomeridiano alle 14:00, ho mangiato di nuovo del salmone affumicato, con limone e senape. Sto variando poco ma sto per esaurire la fantasia! Mangiassi la carne, la bresaola di pollo e di tacchino avrei molta più varietà. Ma non amando questi alimenti e non riuscendo a mangiarli, mi tocca andare avanti con le stesse cose!
A metà pomeriggio l’uovo sodo (solo albume come sempre in fase 1 e 2).
Per cena avevo seriamente pensato di saltare del tutto ma avrei sgarrato ancora di più che mangiando cose sbagliate, così mi sono fatta forza e ho mangiato 170 gr di tonno al naturale (uno schifo) con insalata, condendo il tutto con limone e senape. Vi giuro che non c’era poi tanta differenza tra il contenuto del mio piatto e la ciotolina di Milan con il suo “tonno e vongole” della AlmoNature.
Poi, per sentirmi meno sfigata e farmi una coccola (capirai che coccola!) un “bel” caffè di cicoria caldo caldo, mentre iniziavo a scrivere alcuni post che dovrò finire, come sempre, in notturna, approfittando dell’insolito silenzio casalingo.
Ora addenterei volentieri le tartarughe che mi nuotano accanto (sono tornate a casa!) ma resisto. Domani finalmente è venerdì e questo non solo vuol dire che questa pazza settimana, finalmente, volge al termine, con tutte le sue magagne, con tutte le sue noie, gioie e dolori! Vuol dire soprattutto che domani (fase 3) potrò iniziare la giornata con frutta, cereali, una tazza di latte (seppure di mandorla). Vuol dire che domani dovrò stare attenta ma potrò avere due dei pochi pasti “sociali” della settimana, prima un pranzo con le mie amiche MammeGemelle e un nostro collaboratore, poi una cena con amici (rigorosamente solo pesce e verdure!). Ma soprattutto vuol dire che sta per concludersi la terza settimana di Dieta del Supermetabolismo e che, dopo tutto, me la sto cavando!
Vi abbraccio forte, grazie per seguirmi e scrivermi con tanto affetto! Ricordate che se ce la sto facendo io ce la potete fare tranquillamente anche voi! E soprattutto smettetela di rimandare il momento in cui iniziare. Basta dire che non ce la farete. Ricordate che le parole, le nostre affermazioni, in qualsiasi ambito, restano nell’etere e ci condizionano incredibilmente. Iniziate a dire “certo che ce la faccio!” e smettetela di credere che rinunciare (finalmente!) ad alimenti super raffinati, lavorati, e rovinati dai processi industriali possa risultare complicato o difficile, se non impossibile. La follia la state facendo ora, mangiando in modo del tutto inconsapevole.
Un abbraccio e sogni d’oro!
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