Avete mai sentito parlare del rituale dello Spirito del Natale?
Si tratta di una tradizione meravigliosa, originaria dei Paesi Scandinavi, poi approdata in Venezuela.
Per saperne di più vi invito anche a leggere questo vecchio post in cui vi avevo raccontato qualcosa in più sul rito dello Spirito del Natale.
Quest’anno, trattandosi di un anno davvero difficile e complicato, Luisa ed io abbiamo riflettuto molto e ci siamo chieste in che modo avremmo potuto unire le forze per portare un po’ di luce e speranza nel cuore delle persone.
Lavorando entrambe da molti anni nel mondo dei social e sapendo bene di avere i nostri limiti (numerici prima di tutto: ce la mettiamo tutta ma di certo siamo consapevoli di non poter arrivare a tutti), la cosa più naturale e ovvia è stata pensare di rivolgerci a colleghi e amici in tutta Italia per raggiungere un pubblico più grande e diffondere il più possibile questa tradizione piena di speranza.
Sì, perché le nostre intenzioni erano davvero sincere e cariche di sentimento e di desiderio di portare sogni e desideri e un pochino di speranza a tutti.
Come è ovvio che sia, d’altronde la natura umana ha le sue mille sfaccettature e, come dico sempre, non tutti ci troviamo al medesimo grado evolutivo – spiritualmente parlando-, ognuno ha voluto intendere il nostro gesto in modo del tutto personale: chi (la maggioranza, fortunatamente) come un semplice modo per augurare Buon Natale e regalare 10 desideri da esprimere, chi come una mera strategia di marketing.
Così, di conseguenza, qualcuno ha pensato bene di non ringraziare nemmeno (privatamente, sia chiaro, le stories non erano affatto richieste) per il dono ricevuto e qualcuno si è sentito persino declassato per non aver ricevuto una scatola di cioccolatini.
E’ la vita. Come dico sempre gli occhi di chi guarda filtrano il mondo.
E lo dice una che vede sempre e solo il buono nelle persone e nelle situazioni, perché, ahimè, il mio cervello ancora fatica a capire alcune elucubrazioni mentali.
Tuttavia il nostro obiettivo è stato raggiunto e ben 300 persone hanno ricevuto il nostro pensiero che, ci tengo a ribadirlo, era del tutto simbolico e consisteva in una lettera di auguri da parte di entrambe e dalle istruzioni per svolgere il rituale.
Ci sarebbe tanto piaciuto poter corredare il tutto da un pensiero fisico.
Per esempio dal kit necessario per realizzare il rituale (la buona notizia è che abbiamo registrato il format e che stiamo lavorando alla realizzazione dei kit per le edizioni future).
Però c’era, appunto, un però grande come una casa: acquistare 300 scatole in latta ci sarebbe costato uno sproposito non avendo sponsor alle spalle. Ma, soprattutto, il problema non sarebbe stato tanto quello, quanto la difficoltà di recapitare tutti i kit ai vari destinatari in tutta Italia.
La mia smart: la slitta di Babbo Natale
L’idea iniziale, infatti, era stata di caricare 15/20 sacchettini alla volta in Smart e di portarli fisicamente noi a ogni destinatario, almeno nel Nord Italia.
Il lockdown, le restrizioni date dal periodo, i tempi imposti da questa situazione, il mese non proprio semplice (dicembre è sempre un mese di fuoco), i nostri impegni lavorativi e personali non ci avrebbero permesso di farcela e, soprattutto, di riuscire a garantire ogni consegna entro il 21 di dicembre.
Aiuti insperati: Zàini e Pom Natura al nostro fianco
Ad un tratto, mentre stavamo per procedere così, abbiamo ricevuto una scatola di cioccolatini dalla storica fabbrica Zàini e ci è sembrato incredibile che la scatola fosse proprio di latta.
Il destino ha voluto che conoscessimo molto bene la pr di Zàini e la bellissima storia di questa storica azienda italiana e, rileggendola (ne avevo proprio parlato qui sul blog diversi anni prima) ci abbiamo intravisto un segno del destino.
Non avevamo torto: Olga Zàini, moglie del fondatore Luigi e grande imprenditrice italiana a capo dell’azienda, avrebbe accolto da lassù con grande entusiasmo il nostro progetto.
Lei, grande donna illuminata, amica delle donne da sempre, infatti, non ci avrebbe lasciate sole con questa pazza idea in testa.
Ed è stato così, che visti i tempi davvero stretti, la Zàini ha scelto di donarci alcune delle sue lattine storiche, nel numero sufficiente per coprire le zone che, a bordo di una Smart avremmo potuto raggiungere facilmente, nonostante le restrizioni vigenti sullo spostamento tra Regioni.
Sono stati giorni e notti impegnativi quelli a ridosso di Sant’Ambrogio: casa mia si è trasformata nella Fabbrica di Babbo Natale e la stanchezza si sentiva tutta. Ogni componente della famiglia, inclusi mia madre, Gigi e le bambine hanno aiutato me e Luisa in questa missione.
#aCasadiFra è diventata quindi il magazzino dei folletti dello Spirito del Natale: una catena di montaggio splendida che ha coinvolto tutti, i custodi del palazzo, Rocco e Luigina, inclusi.
Chi piegava lettere, chi le riponeva nelle buste, chi avvolgeva le candele nella velina, chi faceva fiocchi, chi spargeva brillantini e distribuiva campanellini.
Ognuno di noi ha lavorato incessantemente per arrivare in tempo e perchè tutte le consegne avvenissero entro il 21 dicembre.
Avremmo raggiunto gli amici di Milano con la scatola di cioccolatini donataci da Zàini e tutti gli altri con la lettera contenente le istruzioni con il rito con la promessa di “recuperare” nei prossimi anni con l’invio del kit anche a tutti coloro che non saremmo riuscite a raggiungere quest’anno.
Proprio quando pensavamo di impazzire, stravolte dalla stanchezza e improvvisamente consapevoli che non saremmo riuscite ad occuparci della consegna dei sacchetti, un altro aiuto insperato è arrivato a darci una mano.
Pom Natura, che da ben 4 generazioni porta a casa dei milanesi la spesa e tanta buona frutta e verdura, venuta a conoscenza del nostro progetto, si è offerta di darci una mano aiutandoci a consegnare tantissimi pacchetti che altrimenti non saremmo mai riuscite a consegnare da sole.
E così, grazie all’aiuto di Zàini e di Pom Natura, siamo riuscite a portare lo Spirito del Natale nelle case dei nostri amici, per sognare un po’ e per lasciarci alle spalle questo brutto 2020.
I passaggi del rito dello Spirito del Natale: vi serviranno una scatola di latta, 10 desideri, carta e penna e una candela bianca
Come realizzare questo rito bellissimo:
1) Ricavate da un foglio bianco 10 piccoli biglietti per ogni persona presente.
2) Scrivete su ciascun foglietto un desiderio. Se non siete soli non lasciate che gli altri sbircino i vostri.
3) Ripiegate bene ogni foglietto e, a meno che non siate soli, scrivete la vostra iniziale esternamente perché siano immediatamente riconoscibili in un secondo momento.
4) A questo punto riponete i foglietti nella scatola di latta, chiudetela e mettetela al sicuro, in un luogo buio e protetto. Dovrete dimenticarvele per 12 mesi, fino al 21 dicembre del prossimo anno!
5) Accendete la candela bianca in giardino o sul davanzale (ci raccomandiamo molto: non in casa) e lasciate che la fiamma la consumi lentamente nel corso delle notte.
Così facendo illuminerete la strada allo Spirito del Natale, perché raggiunga la vostra casa nel corso della notte.
A questo punto segnate in agenda il 21/12 dell’anno successivo.
La sera del 21/12 dell’anno successivo
Quella sera dovrete procurarvi, oltre ad una candela bianca, anche una rossa.
La sera del prossimo Solstizio d’inverno riporterete finalmente alla luce la vostra scatola di latta! Ognuno dei presenti recupererà solo i bigliettini con la propria iniziale e li rileggerà privatamente.
Vedrete così quanti di essi si saranno realizzati, quanti ancora si dovranno esaudire e, soprattutto, quanti di quelli non esauditi avrete voglia di chiedere nuovamente.
Potrete eventualmente mettere al correte gli amici e i parenti presenti solo su quelli che si saranno realizzati nel corso dell’anno o quelli che, pur non essendosi esauditi, non vi interessa più che si avverino. Lascerete gli altri segreti.
A questo punto prenderete una candela rossa, la accenderete e, con la sua fiamma, darete fuoco su un piattino (all’aperto) a tutti i foglietti con scritti i desideri realizzati e, quando saranno divenuti cenere, li soffierete nel vento ringraziando lo spirito del Natale passato.
A tutti gli altri darete fuoco con la fiamma di una nuova candela bianca, prima di procedere con gli altri 10 desideri per il nuovo anno e per il nuovo Spirito del Natale in arrivo.
Entrambe le candele resteranno accese sul vostro davanzale o nei vostri giardini fino a quando non si saranno completamente esaurite.
E ricordatevi che i pensieri belli, soprattutto quando vengono espressi con il cuore e per gli altri, trovano sempre qualcuno ad accoglierli e realizzarli!
Leggete anche la testimonianza di Luisa, sul suo bellissimo blog Tacchi e Pentole!
La nostra iniziativa è piaciuta a tanti! Parlano di noi anche Io Donna e Sale e Pepe!