Un amore più forte della distanza.
Nonostante la lontananza e le ovvie difficoltà comunicative di allora, nemmeno arrivato in Venezuela Tony era riuscito a togliersela dalla mente.
La mia storia
-
-
Finita la guerra, mia nonna, classe 1925 ed allora già laureata in Lettere Antiche, iniziò a fare scuola ai reduci di guerra in Piazza Cavour a Roma.
Per citare le sue parole: “si trattava di persone con il doppio dei miei anni che se ne stavano attente come bambini, pur di ricevere un pezzo di carta che permettesse loro di ripartire da zero avendo la guerra distrutto anche gli archivi”. -
Come inizia la nostra storia in Venezuela.
Spesso mi si chiede che tipo di legame io abbia con il Venezuela.
Senz’ombra di dubbio mi sento venezuelana al 100%, per nascita, mentalità ed imprinting, ma nelle mie vene scorre solo e soltanto sangue italiano. Per essere precisa nei miei geni c’è un po’ di tutto: Emilia e Lombardia da parte di padre, Lazio/Campania e Abruzzo da parte di madre.