Ciao Nonna, buon viaggio e grazie per tutto. Grazie per avermi permesso di nascere in Venezuela, grazie per avermi insegnato tanto.
La mia storia
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Arrivati in Venezuela i miei genitori si trovarono catapultati in una realtà in pieno sviluppo, con solo l’imbarazzo della scelta su cosa fare. Erano ancora giovani, versatili, elastici e con tantissima voglia di buttarsi in qualche nuova avventura.
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Gli anni immediatamente successivi alla mia nascita furono in assoluto quelli di maggiore nomadismo per me e la mia famiglia. Ho ricordi confusi data la giovane età, in un’alternanza estenuante di viaggi e traslochi. So dai miei genitori che, una volta nata, trascorsi meno di un anno sull’isola, prima che loro decidessero di trasferirsi nuovamente in Italia, a Milano.
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La mia storia
15 – E qui inizia la MIA storia: il mio Karma mi deve delle scuse
di Francescadi FrancescaLa mia nascita era stata prevista per il 24 luglio e mio padre aveva prenotato un biglietto di sola andata Milano-Porlamar intorno al 20 dello stesso mese (fino al decadimento avuto con l’ultimo Governo, si trovavano abitualmente voli diretti per l’isola).
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Mio fratello Luca stava crescendo rapidamente e mio padre sarebbe dovuto rientrare da lì a poco in Italia per motivi di lavoro. Mia madre iniziava a sentirsi stanca delle scomodità e dalla vita spartana imposta dal Paese e cominciava ad averne fin sopra i capelli di lavorare per i suoi genitori. Inoltre mio padre si era fissato con la vita di campagna e già più di trent’anni fa, aveva il grande sogno di prendere dei terreni per destinarli alla coltivazione biologica, cosa tutto sommato ancora rara e poco conosciuta alla fine degli anni ’70.