Tanti auguri mamma!
Più mi guardo intorno e più penso di essere stata davvero fortunata ad averti come madre. Anche se non hai mai saputo cucinare tante cose (ma mi hai insegnato che sposare un uomo che cucinava meglio di te fosse una mossa decisamente più intelligente) e “le torte, stellina, le andiamo a prendere in pasticceria”, anche se per non ti sei mai cotonata come la Thatcher, anche se non ti sei mai vestita da sciura milanese sfoggiando tutte le sfumature del grigio, del marroncino e del nero e quando ero giovane mi sembrava quasi che stonassi in mezzo a quel tipo di madre (oggi aggiungo “per fortuna”!).
Ti sei fatta un discreto mazzo con me, e te ne sarò sempre grata. Sappi che a livello karmico due gemelle come le mie mi stanno facendo scontare tutto con gli interessi e il meglio deve ancora arrivare. Grazie.
Grazie per avermi sempre invitata a studiare e lavorare e a mantenermi anziché “sposarmi bene”. Grazie perché ogni giorno della mia vita dai miei 0 ai miei 35 anni non hai fatto che gonfiarmi l’ego ripetendomi che soli si sta alla grande e che in compagnia si sta solo per stare meglio.
Grazie per avermi insegnato ad essere donna senza temere mai che rosa, mascara, tacchi e femminilità potessero contrastare tenacia, professionalità, serietà ed intelligenza. Di conseguenza grazie per avermi resa una delle poche adolescenti serene di non doverti minchionare cambiandomi in ascensore e truccandomi come un travestito appena girato l’angolo.
Grazie per avermi insegnato l’arte dell’ironia e del sorriso, la gentilezza (in questo però, va detto, ci ha sicuramente messo più del suo papà), il fastidio verso il melodramma e il pietismo e per quell’essere donna offendina, emotiva e ormonale che non ci appartiene. Grazie per avermi resa spiccia, veloce, autonoma e indipendente non mettendomi al mondo con l’idea malsana di garantirti la vecchiaia. Grazie anche per la severità a tavola, oggi quando sono fuori a cena ti ringrazio in silenzio, guardandomi intorno.
Grazie per amarmi nonostante tutto quello che ti ho fatto passare tra i 18 e i 22 anni circa e scusa per gli elementi che ti ho portato a casa, per le delusioni e per le cose cattive che ti ho detto a volte. Scusami anche per non averti capita, oggi che sono madre vorrei poter tornare indietro e evitarti tante fatiche.
Scusami anche se ho scoperto che studiare non fosse così male solo all’università. Grazie per essere sempre il mio faro, nelle notti più calme e serene, come in quelle burrascose. Grazie per quando, tanti anni fa, mi aspettavi sveglia alle 3:00 del mattino con l’acqua sul fuoco per due spaghi aglio, olio e peperoncino. Grazie per avermi sempre stimata e spronata a seguire le mie passioni, a 12 anni come oggi.
Grazie per dirmi e farmi capire sempre che qualsiasi scelta io abbia fatto, faccia e farò nella vita tu la approverai fino in fondo. Grazie per avermi insegnato che noi donne insieme siamo una forza e che l’invidia e la gelosia sono assurdità.
Grazie per avermi trasmesso la capacità di dire “ti voglio bene” senza paura e a fare complimenti a chi li merita senza timore di togliermi qualcosa.
Grazie perché sei una super madre, ma anche una super nonna.
Grazie per il tuo amore infinito, grazie di cuore. Buon compleanno ancora.