Book-à-Porter: un nuovo approccio alla narrazione, all’editoria e alla lettura

di Francesca

Il regalo perfetto per i 40 anni?

Non ho dubbi: un Book-à-Porter!

Valentina Morotti è l’ideatrice di Book-à-Porter.

Il nome, che già suona benissimo, è quello di una particolare visione che riguarda il libro a 360°.

Si tratta di un nuovo approccio alla narrazione, al mondo dell’editoria e, dunque, anche alla lettura.

Book-à-Porter è la via che può aprirsi in modo luminoso a chi ama scrivere e, soprattutto, vorrebbe scrivere di sé, della propria vita, della propria famiglia, dei propri amori.

Ho sempre pensato che esistano persone con vite speciali e ho anche sempre pensato che sia un peccato che in pochi – o pochissimi – le conoscano.

Mi riferisco a persone normali, ma con un vissuto così intenso da renderle eccezionali. Amo la gente, amo i racconti personali, amo avere piccoli spiragli autentici sulle vite di altre persone e proprio per questi motivi credo fermamente che Book-à-Porter sia un progetto meraviglioso, che imprimerà su carta attimi preziosi che non potranno mai più andare persi.

In cosa consiste Book-à-Porter?

Il concetto di Book-à-Porter si rifà esattamente all’unicità e alla bellezza della vita e dei momenti che la rendono esattamente ciò che è.

Chi ha una storia da raccontare ora può farlo, rendendola ancora più indelebile e non solo nei ricordi.

I libri di Book-à-Porter sono, per come la vedo io, una sorta di scrigno che apre a mondi personalissimi e intensi.

Scrivere un libro, ovviamente, non è una cosa da tutti, ma con la giusta guida è possibile realizzare questo desiderio, nel momento in cui dovesse scaturire.

Book-à-Porter offre un vero e proprio Team editoriale che segue lo scrittore in tutte le fasi della composizione e della realizzazione del suo libro personale.

Per agevolare la stesura di una trama avvincente ed emozionante, Book-à-Porter suggerisce alcuni Copioni.

Si tratta di una serie di domande, preparate in collaborazione con una psicologa specializzata in metodo biografico come strumento terapeutico.

Queste domande, di fatto, sono una Storyboard che si svolge tramite quesiti che vengono definiti capsule narrative, che daranno il via ai ricordi riaccendendoli, ridando loro colore e consistenza.

I copioni sono cinque (Me YOU&ME, YOU, YOURS, WE) e sono studiati in modo da garantire a ogni storia, e quindi a ogni libro, le due cose fondamentali che saranno l’essenza della narrazione: l’unicità e l’autenticità.

Persino il Layout, flessibile e agile, sarà adattato, di volta in volta, a ogni tipo di storia. Da questa esigenza imprescindibile nascono i blocchi modulari, ovvero l’equivalente grafico delle capsule narrative.

Il testo verrà scritto, da chi lo desidera, nella sua area personale, presente nel sito di Book-à-Porter e in seguito sottoposto ad attenta revisione dal team editoriale che coccolerà lo scritto senza snaturarlo, rendendolo perfetto stilisticamente.

I libri di Book-à-Porter, essendo preziose perle di vita, vengono stampati in limitate edizioni di lusso. La cura nei minimi dettagli li rende senza dubbio degli oggetti di grande valore, proprio come le storie che raccontano.

Il regalo perfetto per i 40 anni

Questo progetto che ha acceso il mio entusiasmo appena ne ho conosciuto l’esistenza, mi ha fatto pensare molto a me, e ai miei 40 anni più prossimi di quanto io desideri, in verità.

Le cifre tonde che arrivano dopo i 20 anni, sono tutte accompagnate da una sorta di punto della situazione, per qualcuno fatta mantenendo uno sguardo clemente e per altri un po’ meno.

Io non ho mai pensato di scrivere un libro riguardo la mia vita, forse perché non ho troppi ricordi sbiaditi che mi facciano sentire il bisogno di fissarli, in qualche modo.

C’è però qualcosa che vorrei rendere indelebile, e sono i ricordi che le persone hanno di me.

Amici, parenti, colleghi, compagni di studi… Tempo fa, tramite una sorta di gioco socio-psicologico che spopolava sui social, mi sono resa conto che in molti ricordano con affetto aneddoti e momenti che hanno condiviso con me, episodi che io, altrimenti, non avrei ricordato con facilità.

Ecco, mi piacerebbe davvero riuscire a raccogliere un po’ di questi attimi condivisi e custoditi da altri, in modo da avere per i miei 40 anni un regalo inestimabile, che mi regali l’eternità di una risata, di un abbraccio, di una situazione insolita vissuta con qualcuno a cui sono legata, più o meno profondamente.

Penso proprio che Book-à-Porter sia perfetto per aiutarmi a realizzare questo mio piccolo desiderio a cui, a dire il vero, sto pensando già da un po’.

 

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