Ieri, parlando con mia madre, ci ho messo un po’ a farle capire chi fossero i famigerati componenti della
“Banda della tartina”
Chi, come me, nella propria vita è sempre rimbalzata tra eventi e presentazioni dalla mattina alla sera li conosce ed individua ormai bene. Ho dovuto imparare molto presto a riconoscerli, quando, giovanissima, facevo la hostess agli eventi e tra i miei incarichi c’era ovviamente anche quello di individuarli ed allontanarli.
Poi, passato qualche tempo, è stato il periodo in cui li ritrovavo agli eventi che organizzavo io, e quindi, a quel punto, si è trattato di sensibilizzare nuove hostess al loro fondamentale riconoscimento.
Oggi, quando agli eventi ci vado come ospite e posso permettermi il lusso di osservarli divertita, devo dire che ho imparato a godermi tante sfumature fino a pochi anni fa mai colte del tutto.
Scopriamo insieme chi sono:
Età: non definita.
Per lo più hanno una certa età, ma stanno tirando su nuove leve alla velocità del suono. Qualifica: prima si presentavano in qualità di giornalisti, oggi anche di blogger.
La prima generazione aveva molto più la faccia come il culo, dichiaravano con grande disinvoltura di scrivere per “Cavalli e Segugi“, “GnoccaEVera“, “Cosmopolitan -il drink-” e via dicendo.
Erano però lo zoccolo duro dell’associazione.
Il tutto presentando, alle volte, anche biglietti da visita fasulli.
Oggi, nel mondo del blogging, sono prolificati, basta aprire un sito e via. Non li ferma più nessuno.
Aspetto: alle volte trasandato, del tipo beauty blogger con i baffi da tenente Garcia e il monociglio, mamme blogger di 72 anni.
Altre l’esatto opposto, tirate giù da gara come tante Anna Wintour de Noantri, ma, come siamo soliti dire in Venezuela di chi non è nessuno, pur sempre “en su casa la conocen” (almeno in casa sua, i parenti, sanno chi sia!).
Comportamento: riescono sempre a conoscere il calendario mensile di tutti gli eventi previsti giorno per giorno nella loro città. Si presentano senza invito. Generalmente puntano la hostess e schivano l’ufficio stampa o l’agenzia. Se viene chiesto loro il nome ne dichiarano uno finto, uno di qualcun altro in lista, oppure si mostrano indignate per il fatto di non essere state riconosciute.
In ogni caso con la hostess, si mostrano assolutamente sicure di loro stesse, fino a metterle in soggezione.
Se si trovano in difficoltà, a quel punto, solo a quel punto, si gettano al collo di qualcuno che ha già passato la “barriera” e afferrano al volo il primo bicchiere di prosecco di una lunga serie iniziando a chiacchierare animatamente. A quel punto si danno alla macchia e non è più possibile né trovarli né allontanarli. Sospetto che, dietro il primo angolo, si mettano una parrucca, naso e occhiali finti.
Sono certa che queste imprese li facciano sentire vivi ed impegnati e che l’adrenalina ottenuta nell’imbucarsi all’evento li faccia stare bene. Una volta dentro iniziano a fare la sola cosa per cui sono lì: inseguire i camerieri, riempirsi la bocca, le tasche e le borse (sicuro hanno una borsa frigo in auto) di panini, tartine, tramezzini, polpette, lasagne, abbacchio, suppli, bagna cauda, canederli, panettoni e via così finché non si sentiranno soddisfatti.
A questo punto, appagati, l’interesse si sposta sul cadeau.
È arrivato il momento di fare come Cenerentola, abbandonare di tutta fretta la festa e mostrarsi interessati al comunicato stampa e alla chiavetta (da cestinarsi appena usciti) per ottenere solo una cosa: il regalo!!!!!!!!!
Il regalo in una fantastica e capiente shopping bag in cui scaricare e liberare le tasche del piumino dalle tartine agguantate durante la serata.
Alla fine, nemmeno a dirvelo, non pubblicheranno mai nulla da nessuna parte. Ma…. sarete certi di rivederli presto, molto presto, per compiere un altro riuscitissimo colpo, da firmare con una ditata di maionese “la banda della tartina!”.