Amo le persone gentili. Quelle che lo sono davvero, non solo quando serve, non solo quando necessitano qualcosa.
Amo quelle persone che, anche quando tutto gira loro storto, sanno regalare un sorriso, sanno comportarsi in modo carino, perché tra l’essere essere gentili e fare il gentile c’è un abisso e la gente, per fortuna, la puoi ingannare una o due volte la gente, ma poi non è scema. Amo chi non teme il ridicolo, chi si spoglia delle insicurezze della giovinezza, chi non associa l’essere gentili all’essere meno fighi. Che follia, no!? Un po’ come quelle donne che annullano la propria femminilità credendo di risultare più intelligenti e professionali.
Amo chi sa regalare un fiore, anche se non c’è nulla da festeggiare, chi non si presenta a mani vuote, chi sa dispensare sorrisi e abbracci, anche a uno sconosciuto, se sembra averne bisogno. Amo chi si ferma a raccogliere qualcosa dal suolo a qualcuno, chi sa dire “grazie” e “perfavore” con un bel sorriso, chi chiede scusa, chi sa cedere il passo di fronte a una porta o a un ascensore. Amo chi risponde a un messaggio o una lettera in un’epoca tecnologica sì, ma anche tanto maleducata. Amo chi capisce che il mondo è già un disastro e che la vita non ci è dovuta, chi si impegna per provare a lasciare ogni giorno un bel ricordo di se stesso a qualcuno. Chissenefrega di chi amo io, vero! Però come sarei felice se ci fossero più dolcezza, più allegria, meno musi e meno cose non dette!