AIDS: Togliamoci il pensiero in 20 minuti con EasyTest

di Francesca

01Siamo ormai abituati a vedere fiocchi di ogni colore appuntati sui revers delle giacche o sui foulard attorno al collo. In questi giorni probabilmente vi capiterà di incontrare qualcuno che ne indossa uno di colore rosso.

Uno dei primi ad essere stato “ideato”, voi sapete cosa simboleggia esattamente?

Il fiocco rosso è il simbolo della solidarietà alle persone che vivono con l’HIV/AIDS.

E’ stato concepito intorno al 1991 da Paul Jabara, cantante, attore e compositore di numerose canzoni tra cui le indimenticabili “Last Dance” per Donna Summer (Grammy 1987 per miglior canzone) e “Take Me Home” per Cher. Da allora viene indossato soprattutto in occasione della Giornata Mondiale contro l’AIDS che si celebra ogni 1° Dicembre.

Tuttavia questo simbolo andrebbe indossato forse più spesso, per tenere alta l’attenzione sull’epidemia di HIV e la consapevolezza che non possiamo ancora permetterci di abbassare la guardia.

A partire dagli anni ’80, inizio dell’epidemia, l’AIDS ha ucciso più di 36 milioni di persone in tutto il mondo e ad oggi altrettante persone sono sieropositive, cioè sono infettate dal virus HIV e ci convivono. I farmaci infatti se assunti tempestivamente dopo l’infezione e per tutta la vita garantiscono alle persone sieropositive una aspettativa di vita pressoché identica a quella delle persone sane.

Il problema però è proprio questo: in Europa, dove potenzialmente tutti avrebbero accesso ai farmaci, una persona su tre non sa di essere sieropositiva e lo scopre spesso in fase avanzata dell’infezione. Questo mette a serio rischio la sua salute e quella degli altri che rischiano di essere infettati infettati inconsapevolmente.

Poiché non esiste al momento una terapia che permette di “guarire” dall’HIV, cioè una volta che si viene infettati non si può eliminare definitivamente il virus dall’organismo, ma lo si può solo “controllare” coi farmaci, la nostra arma migliore contro questa infezione è la prevenzione. Quello che possiamo fare è evitare i comportamenti a rischio, soprattutto i rapporti sessuali non protetti con persone di cui non sappiamo lo stato di salute, e tenerci controllati facendo il test per l’HIV regolarmente, almeno una volta l’anno.

Oggi, in alternativa all’esame del sangue classico, esiste anche il test salivare.

Questo esame è sicuro al 100% come quello sul sangue e dà il risultato in soli 20 minuti. Se infetti nella nostra saliva sono infatti presenti anticorpi specifici contro il virus che vengono rilevati dal test salivare. In sostanza basta un po’ di saliva anziché un prelievo di sangue con l’ago!

Il 1° Dicembre a Milano sarà possibile effettuare questo test grazie a EasyTest, un progetto di informazione e prevenzione promosso dall’Ospedale San Raffaele, che sarà presente con operatori sanitari esperti dalle 12 alle 19 presso i punti prelievo di via Spallanzani 15 e piazzale Cadorna 14 (all’interno della stazione). In fondo bastano solo 20 minuti per togliersi il pensiero!!

Maggiori informazioni su www.easytest.it

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