Di seguito traduco questo interessante articolo di Martín Higueras (Iberoamérica).
Dallo scorso 12 febbraio, quando ha avuto inizio quest’ultimo periodo di proteste studentesche ed oppositrici verso il Governo di Nicolás Maduro, i chavisti hanno letteralmente messo in croce Leopoldo López come il principale responsabile ed “autore intellettuale” dei vari disordini.
Questo ha portato alle accuse mosse da Maduro attraverso il tribunale venezuelano e al conseguente arresto dopo che il leader politico di Voluntad Popular si era consegnato il 18 febbraio.
Più di 4 mesi dopo, Nicolás Maduro trattiene ancora López nonostante non abbia alcuna prova che egli sia responsabile delle ondate di violenza che tuttora continuano a registrarsi nelle strade di tutto il paese.
Oltretutto López è stato sottoposto ad un processo irregolare ed il suo destino consegnato nelle mani di una giudice corrotta che ha ubbidito alle disposizioni giunte dall’alto a seguito di una telefonata ricevuta nel bel mezzo del processo.
Adesso è proprio Leopoldo López a consegnare in mano ai chavisti prove inconfutabili della sua innocenza.
Attraverso il suo profilo Twitter, infatti, ha pubblicato un video in cui chiede ai suoi seguaci di mantenere la calma. Il video in questione sarebbe datato 12 febbraio e nello stesso López dice: “non facciamo l’errore di cedere alla violenza e di dar loro ciò che vogliono e si aspettano da noi. Io vi chiedo di mantenere la calma. La giornata di oggi è stata un successo, ma perché le cose vadano bene e si risolvano dobbiamo portarle a termine in maniera pacifica”.
Il video, intitolato “giustizia rossa” inizia segnalando che “così funziona la Giustizia in Venezuela” e mostra le parole di López mentre vanno in onda i violenti attacchi delle forze militari contro i manifestanti che hanno portato all’assassinio di Bassil da Costa e Juancho Montoya. Inoltre sottolinea che mentre il leader continua a marcire dietro le sbarre ingiustamente, i responsabili di moltissime morti continuano a piede libero a sparare e assassinare persone.
Il messaggio finale di López nel video è molto esplicito: “Oggi in Venezuela è più grave pensare in nome della Libertà che assassinare in nome di Nicolás Maduro. Il Venezuela cambierà! Desiderare un Venezuela migliore non è delitto!”.