La prima settimana di dieta del Supermetabolismo è volata!
La cosa che avevo completamente rimosso ieri sera, tornando a pezzi da Leolandia e fermandomi a cena fuori, era di avere il frigo C.O.M.P.L.E.T.A.M.E.N.T.E. vuoto. Ciò nonostante, oggi abbiamo deciso di assecondare i lenti ritmi domenicali scegliendo di rimandare a questo pomeriggio la tanto detestata spesa del fine settimana.
Ma…nel frattempo…cosa mangiare?
In un giorno di non dieta la cosa più facile sarebbe stata mettere l’acqua sul fuoco e preparare una pasta. Pasta e polpa di pomodoro persino nella mia dispensa non mancano mai.
Ma siamo a dieta, siamo in fase 3, non vogliamo sgarrare e quindi non si può.
Fare la spesa alle 12:30 nemmeno per sogno e così, eccchecavolo, è pur sempre domenica, anche se siamo a dieta.
Così ho iniziato, tra mille buoni propositi (“poi non usciamo più a pranzo per aaaalmeno per due settimane”, “mangio a casa fino ad ottobre!”) a pensare a tutti i bar e ai ristoranti papabili tenendo a mente il menù di oggi e la lista degli alimenti concessi.
Dixieland…Guacamole…. fajitas… mmm… no, meglio di no, impossibile poi non chiedere dei nachos formaggiosi e piccantissimi o qualche tortilla, Yoshi, dio che voglia di un suo uramaki special, ma niente soia e niente riso. Il Faro….un bel piatto di pesce crudo mi andava, ma sarebbe stato quasi impossibile averlo scondito… Spontini….risata e 10 frustate per aver anche solo pensato ad una fetta di pizza al trancio bisunta.
Mumble Mumble… ecco l’illuminazione! proprio ieri la mia amica Giulia mi aveva detto di aver visto che da God Save The Food in via Tortona un menù che sembrava essere stato scritto da Haylie Pomroy in persona, almeno per la fase 3.
Perché no?!? Se non avessi trovato le combinazioni giuste per la mia dieta, eventualmente, mi sarei trasformata nella cliente impossibile chiedendo qualche variazione qui e là.
Giulia non si sbagliava. Ed io nemmeno, perché avrei comunque potuto chiedere di togliere o mettere degli ingredienti. In menù, infatti, c’erano hummus (anche se servito con fettine di pane arabo), guacamole (anche se preparata anche con l’olio), salmone affumicato (anche se accompagnato da crostini caldi e crème fraîche all’erba cipollina), uova strapazzate (anche se con bacon, formaggio e pane tostato), insalata di pollo (anche se con parmigiano), o ancora insalata con gamberi e avocado (anche se con mandorle tostate e citronette).
Vi ricordo che la frutta secca in fase 3 va benissimo, ma non dovrebbe essere tostata né salata. Alla fine ho optato per l’insalata di avocado, le mandorle tostate le ho lasciate quasi del tutto al lato del piatto, mentre ho chiesto di non mettermi la citronette (c’erano già le mandorle, oltre ad una grossa metà di avocado, e non mi andava di esagerare con i grassi, seppur “sani”).
In questo modo, con un piatto unico, sono riuscita a mangiare verdure (insalata) + grassi (mandorle e avocado) + proteine (gamberetti) e poi come frutta ho chiesto un pompelmo.
God Save The Food è notissimo a Milano, non solo per i suoi meravigliosi brunch, ma anche per i suoi centrifugati. Così ho chiesto di prepararmene uno a base di cetriolo, finocchio, zenzero e lime e ho pasteggiato con quello.
Infine un caffè d’orzo in tazza piccola, che mi ha nauseata a tal punto da abbandonarlo dopo il primo sorso, nonostante avessi provato a migliorarlo persino con la stevia. Ho improvvisamente ricordato perché non sono mai riuscita a berlo. In compenso su tutti i tavoli troverete, appunto, anche la stevia. L’ho provata e non mi è piaciuta per nulla. Anche se è, insieme allo xilitolo, per Haylie Pomroy il solo modo di dolcificare, sono felice di non aver mai avuto bisogno di ‘zuccherare’ nulla e di poterne fare a meno. Ricordatevi di metterne pochissima, addolcisce tanto e all’istante.
Ma facciamo un passettino indietro, perché non vi ho ancora detto nulla sulla mia colazione, anche se ormai mi sembra di ripetermi, raccontandovi pasti bene o male sempre uguali.
Ho fatto colazione con un bicchiere di latte di mandorla (proteine) con sopra una spolverata di cannella in polvere, 1/4 di tazza di fiocchi di avena (cereali) e un frullato di cetrioli e zenzero (verdure), mentre gli spuntini di metà mattinata e metà pomeriggio li ho fatti con un bicchiere di latte di mandorla (proteine) perché ieri non mi ero sentita bene dopo aver mangiato la frutta secca (grassi). Sia chiaro che non ho fatto di testa mia, gli spuntini in fase 3 prevedono grassi e/o proteine.
Per cena, invece, ho preparato 170 gr di tonno (proteine), con 1/2 tazza (da cotto) di orzo decorticato (cereali facoltativi), carote, zucchine e pomodorini (verdure) e olive (grassi). Avendo messo già le olive ho condito il tutto solo con 1 cucchiaio di olio d’oliva.
Per oggi è tutto, domani inizia la seconda settimana di dieta e ripartirò con la fase 1. Mi aspettano quindi due giorni di nuovo poveri di grassi, ma ricchi di cereali, amidi e frutta!
Ricomincerò con la palestra, mi peserò e, chiaramente, vi racconterò come sarà andata!
Buonanotte, un abbraccio a tutti.
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