Eccomi, in ritardassimo, ho avuto un sabato frenetico e sono riuscita a connettermi solo questa mattina.
Oggi vi racconto una giornata tipo di dieta del Supermetabolismo trascorsa fuori casa.
Resta sottinteso che per seguirla bene la cosa migliore sia posticipare di 28 giorni qualsiasi pranzo e qualsiasi cena. Ma siamo esseri socievoli, abbiamo una vita, non sempre è facile organizzare tutto al dettaglio. E poi, se proprio dobbiamo farlo, meglio in fase 3 che in fase 1, quando le cose si complicano enormemente per via degli alimenti concessi, non sempre reperibili nei ristoranti.
Tuttavia oggi ecco la dimostrazione che, pur uscendo a pranzo o cena, si riesca a seguire la dieta, se siamo fortemente motivati.
Avendo due bimbe piccole cerco di dedicare loro tutto il mio tempo libero, così ieri, nonostante la giornata fosse iniziata decisamente male, tra tuoni e fulmini, non appena è uscito qualche timido raggio di sole siamo usciti, abbiamo recuperato Tommy, il nostro nipotino, e ci siamo messi in viaggio per Leolandia.
Mi fa sorridere pensare all’opinione che avevo di questo genere di luoghi nella mia vita pre-figli. Li avrei schivati con tutta me stessa. Eppure, quando diventi genitore, diventano manna dal cielo. Non solo perché riesci a far trascorrere loro delle belle giornate all’aria aperta, piene di stimoli e di novità, ma anche perché riesci in qualche modo a risparmiarti l’esaurimento nervoso della domenica sera, quando ti ritrovi esausta ed esaurita, con la casa sotto sopra e il sogno che arrivi in fretta il lunedì mattina.
Così allarme rosso…. pranzo fuori casa. Che si fa?!?!?
Le possibilità di trovare in un parco giochi per bambini qualcosa di diverso da pizza, hamburger e patatine erano decisamente scarse così, pur di non dover rinviare la nostra gita e pur di non dover sgarrare nella dieta, ci siamo messi in testa di dover preparare almeno per noi adulti un pranzo…Supermetabolico da fase 3!
E così, dopo aver fatto colazione entro mezzora dal risveglio con un frullato di cetrioli e zenzero (verdure) + una tazza di latte di mandorle (proteine) con una spolverata di cannella venezuelana + 1/4 di tazza di fiocchi di avena (cereali), versati poi nel latte di mandorla + 1 pesca (frutta), ho riempito qualche contenitore con gli alimenti previsti e concessi (grassi + proteine + verdure + frutta): cetrioli (verdura), salmone affumicato (proteine), guacamole (grassi) preparata al volo prima di uscire di casa e un sacchetto di prugne (frutta). Senza dimenticare la frutta secca (grassi) per lo spuntino da fare sia a metà mattinata che a metà pomeriggio.
Fortuna che nel parco esisteva un’area pic nic, così che è stato possibile prendere pizza margherita e patatine fritte ai ragazzi, mentre noi mangiavamo i nostri pranzi. Tommy ha trovato la mia gucamole così buona, da usarla come salsa per le patatine.
A fine giornata non solo eravamo stravolti, ma non avevamo nemmeno voglia di arrivare a casa tardi e metterci ai fornelli, così, dovendo riaccompagnare mio nipote a casa della nonna, abbiamo pensato di uscire a cena, a patto che Pino, il santo chef de La Brughiera, il ristorante di Senago dove andiamo spesso vicino casa di mia madre, potesse prepararci una cena dietetica.
E così è stato: 170 gr di branzino ai ferri (proteine) + carote e zucchine bollite (verdura) + 3 cucchiai di olio d’oliva (grassi) a crudo dividendoli tra pesce e verdure. La cena della fase 3 prevederebbe, del tutto facoltativa, anche una piccola quantità di cereali, che noi abbiamo preferito evitare, non potendo trovare fuori casa i prodotti che possiamo consumare in questa fase della dieta.
Non è affatto facile uscire a cena e non toccare nemmeno una briciola di pane. Eppure ho resistito! Il vino non mi manca, ma il pane alle volte sì. Inutile dirvi che ho chiesto di portare via il cestino del pane con la scusa delle bimbe.
Dire: “grazie mille, altrimenti poi le bimbe non mangiano più niente” e, in verità, pensare: “ti supplico toglimi da sotto gli occhi la focaccia e i grissini fatti in casa“.
Segnalo a chi non avesse ancora letto nulla di questa dieta e si fosse “sintonizzato” solo adesso, che stiamo parlando di una dieta molto equilibrata, nella quale i carboidrati, anche se non raffinati, sono concessi, anche se difficilmente ci sarà possibile trovare nei ristoranti dove andremo del pane o delle gallette di farro, o di altro pane fatto totalmente con le farine “alternative” previste durante questi 28 giorni di programma.
Durante la giornata non abbiamo mai dimenticato di bere acqua, moltissima acqua, che come sapete è sempre importantissima, ma mai come nella fase 3. Vi aggiorno più tardi sulla giornata di oggi, che sarà l’ultima della prima settimana!
E domani, finalmente, ci sarà la prova bilancia, oltre che il mio tanto desiderato ritorno in palestra.
Vi farò sapere! Buona domenica intanto!
P.S. ho iniziato a scrivere della mia dieta per un sano egoismo. “Se mi ‘sputtano’ (francesismo, passatemelo) con i miei meravigliosi lettori” -mi sono detta-, “non me la sentirò mai di deluderli e di perdere credibilità ai loro occhi”.
E così ho messo in piazza questa dieta e ho continuato a raccontarvi, giorno dopo giorno, i miei progressi.
A quasi una settimana dall’inizio non solo sono molto contenta di averlo fatto, ma vi comunico con gioia che moltissimi di voi mi hanno contattata per dirmi di aver iniziato insieme la dieta e di essere felici. Ma anche di trarre ispirazione dai piatti che dico di aver mangiato, per seguire a loro volta questo programma. Bene, ne sono proprio felice! Grazie <3
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