Ognuno ha le sue priorità, bisogna ammetterlo.
Chissà quale strano destino ha portato le mie figlie, gemelle omozigoti dallo stesso DNA, a nascere e diventare così diverse tra loro. Così, mentre Giulia sclera se non la si veste di rosa, Vittoria chiede il bianco e il blu.
Mentre Giulia manda baci a chiunque incontri e dispensa sorrisi, Vittoria saluta tipo sciura milanese porgendo la guancia a debita distanza. Mentre Giulia gioca solo a cambiare pannolini a chiunque passi per casa (anche a me) e impazzisce per le bambole, Vittoria stravede per i lego e le costruzioni.
Mentre Giulia ha una priorità, il cibo, e ingloba solo schifezze caloriche e saporite, pasta, pizza, riso, dolci e formaggi, spostando anche il basilico e il prezzemolo dai piatti perché troppo salutari, Vittoria predilige rapanelli, albicocche, ricci, vongole, pesce crudo, finocchi, broccoli e misticanza.
Mentre Giulia ruba i trucchi dal mio beauty e si sorride da sola allo specchio, l’alta sfoglia libri, finge di lavorare al pc e sistema cassetti. In comune hanno solo un’ottima padronanza del filippino e l’insonnia.
E comunque questa è Giulia con in mano quello che resta del suo fish and chips, in occasione della nostra cena al Mercato Metropolitano, difeso fino all’ultimo morso anche durante la sua scalata della rampa di legno (non lo ha mollato un attimo nemmeno quando ha iniziato a rotolare giù di faccia).