Il cantante Bertín Osborne, che a suo tempo si era innamorato del nostro paese dedicando alla nostra terra la famosa canzone “Venezuela”, oggi critica aspramente il governo venezuelano in un’intervista trasmessa dal canale televisivo spagnolo Telecinco.
Osborne ha cominciato parlando del professore di scienze politiche Pablo Iglesias, il quale recentemente ha difeso il sistema politico venezuelano, per poi contestare l’uscita poco veritiera della presentatrice del programma Beatriz Montañez, sul fatto che il Venezuela sarebbe un paese democratico.
Bertín Osborne si è espresso con parole molto dure verso il governo di Nicolás Maduro, definendolo un governo realmente corrotto e criminale. Il più corrotto di tutta l’America Latina! A quel punto il pubblico ha iniziato ad applaudire.
Il cantante spagnolo, che è sposato con una donna venezuelana, ha poi ripreso la presentatrice dicendole di non mettersi a difendere l’indifendibile: “sei mai stata in Venezuela?” -le ha domandato l’uomo- “perchè se vuoi parlare puoi farlo solo di qualcosa che conosci realmente”, ha proseguito.
Poi, di fronte ad una Montañes chiaramente stizzita ha incalzato così:
“bè, visto che tu non ci sei mai stata mentre io visito il paese 4/5 volte all’anno e parte della mia famiglia vi risiede ancora, posso dirti che il paese è uno schifo oramai”.
Dopo averlo lasciato parlare, la presentatrice ha poi chiesto al cantante di dimostrare e citare quanto avrebbe detto Iglesias nel suo incitare il Governo venezuelano, “ti do 1000 euro se trovi qualcosa”, ha aggiunto la donna.
Che dire, la disinformazione continua galoppante, così come gli idealisti di sinistra che parlano per sentito dire.
La cosa che trovo grave, tuttavia, è che questa gente vada in tv a diffondere notizie errate.
Fortunatamente per ogni testimonianza campata in aria come quella di Beatriz Montañez, esistono almeno 100 persone che come Osborne che diffondono la verità, conoscendo realmente il nostro paese e parlandone con cognizione di causa.
Grazie quindi a Bertín Osborne per aver dato voce al nostro popolo e al nostro infinito malessere.
Sono altri granelli di sabbia che vanno ad aggiungersi al nostro castello.
Chissà che prima o poi il resto del mondo non apra finalmente gli occhi sullo schifo che il Venezuela ed il suo popolo stanno soffrendo!