Riporto, tradotto, un post pubblicato lo scorso 8 aprile sulla bacheca Facebook di un mio contatto, in cui si racconta un’esperienza diretta, vista dagli occhi di un genitore di uno dei tanti alunni del Colegio Juan XXIII di Valencia, a cui è stata presentata una nuova materia di studio “revolucionaria”.
Questo racconto riprende il discorso dell’indottrinamento imposto a bambini e ragazzi nelle scuole.
“Ieri, 8/04 nel collegio Giovanni XXIII di Valencia hanno voluto introdurre una materia nuova che si chiama “Plan de la Patria” e proprio ieri è stata spiegata a grandi linee di cosa si tratta e che anni scolastici coinvolgerà.
Questa materia sarà attiva subito dopo Pasqua.
La cosa sorprendente è che ieri tutta la classe di mio figlio ha abbandonato l’aula, lasciando la professoressa (chavista) sola, senza che nemmeno un alunno vi sia rimasto. La stessa identica cosa si è verificata con le altre classi e le altre sezioni. I ragazzi si sono trovati al campo di basquet, dove il preside si è presentato invitandoli a tornare ognuno nella propria classe. A ripensarci quasi mi esce il cuore dal petto per l’emozione, i ragazzi sono rimasti fermi rispondendo che non sarebbero rientrati in classe.
Hanno iniziato a scrivere molti cartelli di protesta e ad attaccarli qui e là nella scuola, continuando a rifiutarsi di tornare nelle aule.
Mi sono emozionato quando mio figlio è venuto a dirmi: “papà, mi dispiace moltissimo, ma io quella materia la salterò!” e io gli ho risposto: “Puoi tranquillamente saltarla, perchè non serve a nulla, men che meno al tuo futuro!”, e poi io e sua madre gli abbiamo dato un forte abbraccio dicendogli che lo appoggiamo in tutto e per tutto e che faccia affidamento su di noi per qualsiasi cosa. Lo stesso vale per tutti i suoi compagni di classe.
Vi ho raccontato questo perchè possiate a vostra volta chiacchierare in merito a questa assurda materia con i vostri figli e magari esortarli a rifiutarsi di frequentarne le lezioni in ogni classe, sezione e scuola”.
Non so a voi, ma messaggi come questi mi riempiono di speranza, facendomi capire che il cambiamento è in atto e sempre più tangibile.
L’immagine di questo post è solo una delle tante, tantissime illustrazioni che figurano sui libri di testo scolastici.
Come potete vedere qui viene raffigurato un Chávez vestito di bianco, accovacciato per mettersi all’altezza dei bambini, mosso dagli ideali di Simon Bolivar, che figura alle sue spalle. Quanta menzogna!
Trovo che sia una vergogna grandissima che i bambini, che obiettivamente rappresentano il futuro del paese, vengano sottoposti a questi lavaggi del cervello quotidiani.
Ma ne usciremo… per forza.
Le ruote girano…a tratti ci schiacciano, ma poi si torna in alto da cui si riesce ad osservare tutto con lucidità.
Sento che non manca tanto, sento che il grandissimo popolo venezuelano non sopporterà ancora.
Tutti, anche coloro che per 15 anni di dittatura hanno simpatizzato con Chavez non cogliendo le “sfumature” dittatoriali del suo governo stanno finalmente aprendo gli occhi.