María Corina Machado, più deputata che mai!

di Odilia

Dopo che la scorsa settimana Diosdado Cabello l’aveva spogliata della sua immunità parlamentare e del suo incarico informando che la, ormai ex, deputata Maria Corina Machado non sarebbe mai più potuta entrare nell’Assemblea Nazionale, la Machado ha comunque deciso di sfidare il chavismo presentandosi nella sede dell’Assemblea Nazionale.

Come immaginava non le è stato possibile entrare.

“Non ci piegherete, ci state solo rendendo più forti, ci state dando più ragioni per lottare!”, ha detto la Machado alle GNB e alla polizia antisommossa che le hanno impedito di passare a quasi un isolato dal Parlamento.

La deputata, con una bandiera del Venezuela legata al collo ed una rosa bianca tra le mani, ha mostrato le sue credenziali di parlamentare mentre abbandonava la zona del Parlamento a bordo di una moto.

Maria Corina Machado ha cercato di entrare insieme a 22 deputati oppositori, mentre una ventina di simpatizzanti chavisti le urlavano “bugiarda”, “traditrice della patria”, “assassina”, lanciandole addosso qualsiasi forma di oggetto.

In un punto lungo il tragitto verso l’Assemblea si sono sentite diverse detonazioni di bombe lacrimogene.

Quello che è successo “evidenzia che in Venezuela esiste una dittatura, un colpo brutale alla Costituzione”, ha sottolineato Maria Corina, uno dei visi più conosciuti del settore radicale dell’oppositrice Mesa de la Unidad Democrática (MUD), che comprende un terzo dei 165 deputati dell’Assemblea Nazionale.

“¡Valiente, valiente!” gridava la folla intorno a lei sventolando bandiere de Venezuela.

Cabello e la maggioranza chavista del parlamento hanno accusato la Machado di promuovere la violenza sull’onda delle manifestazioni contro la gestione del presidente Nicolás Maduro, che in quasi due mesi hanno portato alla morte di 39 persone.

Amnesty International si è espressa qualche giorno fa sulla “spirale di violenza” in atto in Venezuela ed ha invitato il governo di Nicolás Maduro a rispettare i diritti umani.

La destituzione della Machado è stata annunciata la scorsa settimana e ratificata nella notte di lunedì dal Tribunale Supremo di Giustizia.

Il leader dell’opposizione, Henrique Capriles, ha aspramente criticato la decisione del Tribunale sul suo profilo Twitter.

Ieri la coraggiosa María Corina Machado che, nonostante l’ondata di critiche e di intoppi da parte del governo non ha intenzione di darsi per vinta, ha continuato a dare voce al popolo venezuelano con una perfetta ed esaustiva esposizione al cospetto del Senato Brasiliano.

Ricardo Ferraco, Presidente del Senato Brasiliano, ha infatti ricevuto la Machado, che ha voluto denunciare come deputata la grave situazione che vive il Venezuela.

Maria Corina è arrivata in Brasile dopo aver guidato lo scorso martedì a Caracas una concentrazione in Piazza Brión a Chacaíto, convocata per dimostrare il rifiuto da parte della società civile all’azione dell’Assemblea Nazionale che la scorsa settimana l’ha spogliata dal suo incarico di deputata parlamentare.

Vi ricordo che tutto questo è accaduto perchè la Machado avrebbe infranto la Costituzione accettando che il Panama la nominasse “representante alterna” per poter intervenire in una sessione della Organizzazione degli Stati Americani (OEA), tenutasi lo scorso 20 marzo.

Quel giorno la Machado aveva provato, senza molto successo, ad esporre la situazione venezuelana davanti all’OEA.
Il tutto era rimasto in forma privata a seguito di una votazione da parte dei rappresentanti dei vari stati.
La maggioranza aveva espresso volontà di non rendere pubblica la riunione alla quale la Machado si era presentata grazie all’offerta del Panama di cederle il proprio posto all’interno dell’ente.

Nonostante tutti questi preamboli, la Machado ha detto di sentirsi “più deputata che mai” e ha ribadito l’illegalità dell’azione di Cabello e del Governo di Nicolás Maduro, continuando con grinta a raccontare la verità anche ai rappresentanti degli altri stati.

La dirigente è stata così ospitata dalla Commissione di Relazioni Esterne del Senato Brasiliano, per spiegare cosa sta accadendo in Venezuela e per chiedere al Brasile di non chiudere gli occhi di fronte alla repressione che il popolo venezuelano sta soffrendo sulle strade.

Dopo il suo intervento, si sono espressi diversi senatori, tra cui Aecio Neves, possibile candidato presidenziale del Partito oppositore della Democracia Social brasiliana.

Nel frattempo si è saputo che il regime di Maduro ha disposto che tutte le linee aeree venezuelane non dovranno vendere biglietti aerei alla deputata.

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