Anche oggi il mio adorato amico Jota Jota ci regala aggiornamenti in tempo reale e tante curiosità da Caracas.
《Mia brava Francy, prima di dare inizio al mio report quotidiano vorrei ringraziarti per tutto quello che stai facendo per la nostra amata Venezuela》.
(In via del tutto eccezionale desidero rispondergli pubblicamente, giusto per dirgli che non sto facendo niente di che, ma solo quello che mi concede la lontananza dal mio adorato paese.
Inoltre, lo ripeterò sempre, io sono solo un tramite e vorrei cogliere l’occasione per rinnovare a tutti la mia gratitudine.
Ringrazio io te, J.J. perchè sei molto prezioso. Un grande amico, un incredibile osservatore, un grande venezolano!
Ringrazio mia madre e tutti i venezuelani e italiani che attualmente si trovano nel nostro Venezuela devastato.
Ringrazio i venezuelani lontani da casa, che lottano per diffondere notizie da 18 incredibili e tostissimi giorni per la nostra stupenda terra.
Ringrazio gli studenti e il popolo per non aver mai mollato, per mettere a rischio la loro vita ogni giorno. Perchè sono eroi e stanno facendo tutto questo anche per me, per noi che siamo a molti km di distanza e per l’intero paese.
Ringrazio infine gli italiani che fino a poco tempo fa erano quasi del tutto estranei alle vicende venezuelane ma che oggi dimostrano di essere venezuelani nel cuore e ci aiutano tanto.
Grazie a chi ci ha capiti, chi ci ha compresi, chi dimostra di voler aiutare il nostro popolo e il nostro paese.
Sono certa che chi di loro leggerà queste righe capirà immediatamente di chi parlo.
Ogni giorno ricevo dozzine di informazioni: scritti, articoli, video, foto, interviste, aggiornamenti, pezzi da tradurre.
Ogni giorno scrivo questo blog insieme ad ognuno di voi!
Quindi grazie a te, grazie a voi, per permettermi di far sapere come stanno le cose a chi ha davvero voglia di sapere).
Ed ora, scusatemi se ho tergiversato e mi sono dilungata, eccovi finalmente l’aggiornamento di Jota Jota.
《Ore 11:03, 1 Marzo 2014, Caracas – Venezuela.
Prima di tutto vorrei dire a Nicolás Maduro Moros che non vedo l’ora di vedere lungo le nostre strade, al posto di cartelli gialli come questo e del sangue versato dal nostro popolo, tanti alberelli di Araguaney.
Sono di una sfumatura di giallo molto più bella, non trovi?
…la signora che vedi nella foto è dalle 6 del mattino sulla Avenida Francisco de Miranda a Caracas con un cartello giallo e protesta pacificamente.
Ogni volta che il semaforo è rosso si mette davanti alle auto e quando è verde si sposta in modo da lasciare defluire liberamente il traffico.
Nella foto la signora chiede al Presidente Maduro uno scambio: 4 giorni di carnevale per 365 giorni di libertà!
Mi chiedo e ci chiediamo tutti:
Nicolas Maduro Moros, a quante cose dobbiamo rinunciare per colpa tua e per colpa del tuo governo incapace?
Quante volte ancora avrai bisogno di sentirti ripetere che è finita ?
Quanto potrai andare avanti ancora nel tentativo disperato di nascondere il sole con un dito?
Quante morti, feriti e sangue vuoi ancora?
Nicolás Maduro Moros guarda il tuo Carnevale di lutto lungo il Paseo Los Proceres.
P.S. vorrei che il mondo sapesse, Francy, che non siamo un popolo arrabbiato nè tantomeno violento. Siamo tristemente alla frutta!
Ore 11:55, Caracas
Quartiere di Santa Monica
Gelateria “Crema Paraiso”
In questo momento la GNB sta sparando contro i cittadini delle bombe lacrimogene. C’è tanta confusione.
Ore 12:11, Caracas
Ora più che mai tutti i venezuelani sono assolutamente d’accordo ed uniti in una sola direzione: continuare a lottare, a resistere, a difendersi e a manifestare senza farsi false quanto inutili illusioni sulla possibilità di dialogare con il Governo.
Zero dialogo quindi! Perchè soltanto in Democrazia si dialoga.
Noi siamo (ed ora voglio sperare che sia davanti agli occhi di tutti) in dittatura e in dittatura il dialogo non ha alcun senso di esistere.
Siamo tutti orientati solo e soltanto alla Resistenza.
Vogliamo che la parola resistenza appaia ovunque. Che diventi un vero e proprio tormentone. Che invada notiziari,articoli di giornali, blog, aggiornamenti, report, che riempia le nostre e le vostre bocche quando si parla del Venezuela e le vostre bacheche Facebook quando scrivete di noi.
Resistenza. Resistenza e ancora Resistenza.
Ore 13:03, Caracas
Le GNB continuano a bombardare la zona intorno alla gelateria “Crema Paraiso” nel quartiere di Santa Monica.
I cittadini venezuelani che abitano nelle vicinanze della zona militare non smettono di manifestare.
Prima alcuni studenti urlavano alle GNB: “Non possiamo dialogare quando non esiste democrazia. Ci resta solo la resistenza! ”
Purtroppo il Venezuela vive la fiamma della dittatura del governo di Nicolas Maduro Moros.
A più tardi mi Francy.
Jota Jota》