Soul Kitchen Torino: Alta Cucina 100% Vegetale a Torino

di Francesca

Qualche sera fa, trovandoci a Torino per vivere l’edizione di quest’anno del Festival Buonissima, Luisa ed io abbiamo avuto il piacere di cenare in un ristorante di cui avevamo sentito tanto parlare.

Situato nel cuore di Torino, Soul Kitchen è molto più di un semplice ristorante: è un vero punto di riferimento per chi desidera gustare piatti vegani e totalmente vegetali, elaborati con cura e passione.

Il locale si distingue non solo per la qualità delle sue proposte, ma anche per la creatività e l’attenzione alla sostenibilità.

Dall’accurata selezione delle materie prime all’originalità dei piatti, Soul Kitchen offre un’esperienza culinaria unica e responsabile.

Una Filosofia di Cucina 100% Vegetale

Soul Kitchen abbraccia una filosofia alimentare orientata verso il benessere del pianeta e delle persone, proponendo un menù completamente vegano  e preparato con ingredienti freschi e stagionali.

Ogni piatto racconta una storia, attraverso sapori e consistenze in grado di stupire anche i palati più scettici verso il mondo vegetale.

Non è un caso che il locale attragga sia chi segue uno stile di vita vegan, sia chi è curioso di scoprire nuovi sapori e alternative alimentari etiche e sostenibili.

Il Menù: Tradizione e Innovazione

Il menù di Soul Kitchen è una perfetta combinazione di tradizione italiana e innovazione culinaria.

Piatti iconici vengono reinterpretati in chiave vegetale, mantenendo sapori autentici e introducendo elementi innovativi.

Tra le proposte è possibile trovare antipasti originali, primi e secondi piatti che sfruttano le potenzialità di ingredienti vegetali come legumi, verdure, e cereali antichi. Inoltre, l’offerta si arricchisce spesso di proposte stagionali e speciali, che permettono di assaporare prodotti freschi e locali.

Lo Chef Luca Andrè

A dirigere la cucina di Soul Kitchen c’è lo chef Luca Andrè, uno dei pionieri della cucina vegetale gourmet in Italia.

Con un background variegato e una forte dedizione alla cucina innovativa e sostenibile, Luca ha saputo trasformare Soul Kitchen in un’eccellenza del settore.

La sua passione per l’alimentazione consapevole e la cura nella scelta degli ingredienti si riflettono in ogni piatto, rendendo ogni visita un’esperienza sensoriale.

Lo Chef è noto per il suo approccio creativo, che porta a elaborare piatti capaci di conquistare sia visivamente che al palato.

Optare per Soul Kitchen significa scegliere un’esperienza di gusto e sostenibilità, perfetta per chi desidera provare qualcosa di nuovo e nutriente.

Il locale offre anche opzioni per celiaci e persone con intolleranze, dimostrando una particolare attenzione alle esigenze dei suoi ospiti.

Per chi è alla ricerca di una cena raffinata, rispettosa dell’ambiente e in grado di emozionare, Soul Kitchen rappresenta una scelta di eccellenza a Torino.

Soul Kitchen non è solo un ristorante, ma un luogo dove la cucina vegetale viene celebrata in tutte le sue sfumature, grazie alla maestria di uno chef innovativo come Luca Andrè.

Luisa ed io abbiamo optato per una selezione di piatti e proposte iconiche, senza scegliere il menu degustazione, che temevamo potessero essere troppo abbondante.

Così ci siamo affidate allo chef e abbiamo atteso, curiose, ognuno dei piatti che ci ha presentato durante la serata: “Maritozzo salato”, “Per me è la cipolla”, ovvero una deliziosa cipolla in 5 consistenze diverse, “Il pazzocchero”, che ha reso molto felice Luisa e le sue origini valtellinesi, “Rotolando verso Est” e poi uno sconvolgente “Tataki Mirai”, una carne sintetica (che, giuro, sembrava carne, anche nella consistenza e nel sapore, non solo nell’aspetto)  stampata in 3D e lavorata con proteine vegetali, olio di cocco e succo di barbabietola.

Per finire in bellezza la piccola pasticceria, ovviamente 100% vegan, tra cui indimenticabile il gianduiotto torinese!

E’ stata proprio una bella esperienza e non abbiamo fatto solo un’esperienza gradevolissima provando piatti di qualità, ma abbiamo anche trovato potente e d’esempio la visione dello chef e la sua volontà nel voler promuovere la cultura vegetale nel rispetto del pianeta.

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