Sir James Dyson non è il nome di un cavaliere d’altri tempi, bensì quello dell’uomo che, nel 1993, fondò Dyson, un’azienda inglese che produce elettrodomestici che hanno come denominatore comune una qualità elevata abbinata a prestazioni eccezionali.
Da un’intuizione che è diventata una sorta di questione di principio, Sir James Dyson è riuscito a stravolgere completamente il concetto legato alla comune tipologia di aspirapolvere in commercio in quel periodo.
Via i sacchetti dall’ aspirapolvere
Dyson rivoluzionò l’intero corpo di questo elettrodomestico escludendo definitivamente l’utilizzo dei sacchetti, e introducendo una vera e propria innovazione tecnologica: l’aspirazione ciclonica.
In verità ve l’ho fatta breve, perché ci sarebbe tanto di più da raccontare.
Dietro al successo di Dyson, infatti, c’è un lungo percorso fatto di tentativi, prove, fallimenti e porte in faccia, iniziato negli anni ’70.
Ma anche di perseveranza, coraggio e di consapevolezza, quella che, dico per fortuna, l’ha portato a non mollare, a perseverare e a creare quello che oggi è mondialmente riconosciuto come un brand di tecnologia pura.
Dai primi passi verso il mercato, partiti dalla sede di Malmesbury, Dyson ha allargato il proprio orizzonte progettando e producendo non solamente degli aspirapolvere rivoluzionari, ma anche aspirapolvere a batteria, robot aspirapolvere, lampade e sistemi di illuminazione, asciugamani, ventilatori, termo-ventilatori, asciugacapelli e umidificatori.
Ad oggi, il marchio è conosciutissimo sia in Inghilterra che all’estero, tanto da esportare i propri prodotti in ben 75 paesi.
La cosa che strabilia di più, quando si scoprono la storia e un po’ di numeri di Dyson, è che questa impresa collabora con 40 università in modo da poter sviluppare costantemente tecnologie nuove, o già esistenti, per modificarle rendendole il più efficaci possibile.
James Dyson Foundation
Legato al mondo universitario è nata anche la James Dyson Foundation che, oltre a fornire borse di studio e opportunità a vari livelli, si pone come obiettivo quello di riuscire a rendere le prossime generazioni di ingegneri coraggiosamente creative e innovative.
Inoltre, la Dyson possiede 7500 brevetti mondiali, investe cifre importanti in modo da produrre elettrodomestici che migliorino la vita di chi li utilizza e l’ambiente che li circonda e dà lavoro a 9000 persone in tutto il mondo.
Ma la notizia più incredibile, se affiancata a queste cifre, è che Dyson è un’azienda a conduzione familiare.
Nel febbraio di quest’anno, quello che è a tutti gli effetti un colosso legato in particolar modo della tecnologia “di casa”, ha aperto un nuovo Centro tecnologico a Singapore, dove laboratori di ultimissima generazione ospitano studi e prove sempre più pionieristiche su hardware e software.
Protagonista di questa vera e propria ricerca è un gruppo di ingegneri impegnati a creare apparecchi intelligenti e all’avanguardia.
I prodotti Dyson sono conosciutissimi sia per le proprie particolarissime caratteristiche tecniche, che per un design creato ad hoc per questo marchio.
L’estetica dei prodotti Dyson è unica e caratterizzante in modo inequivocabile.
E’ un design che unisce praticità, un tocco di colore e linee insolite, come a ricordare che si tratta di qualcosa che è un passo avanti al resto.
L’asciugacapelli Dyson Supersonic
Un esempio perfetto per tradurre in immagine l’unione di estetica e funzionalità che è la base dei prodotti di questo marchio, è l’asciugacapelli Dyson Supersonic, che figura nella mia personalissima lista dei desideri da mesi.
Un prodotto che è diverso sia all’apparenza che nella sostanza da quelli a cui siamo abituati.
Il flusso d’aria che produce è veloce e mirato, prodotto dal più piccolo, leggero e avanzato motore Dyson. Non è infatti un caso che pesi circa la metà di altri asciugacapelli, pur essendo otto volte più veloce nella prestazione.
La tecnologia utilizzata è la Heat Shield, in cui l’aria calda rimane contenuta in due cuscinetti di aria fredda. In questo modo gli accessori non si surriscalderanno mai.
Il purificatore d’aria indoor
Un tipo di prodotto che invece presenta un connubio eccezionale tra una linea originalissima e gli studi riguardo la filtrazione, condotti negli anni da Dyson, è il purificatore d’aria indoor.
Dyson Pure Cool Link e Dyson Pure Hot+Cool Link riescono a purificare l’aria da allergeni, muffe, batteri e odori fino al 99,95%. Pazzesco, non è vero?
Va sottolineato che tali particelle hanno dimensioni fino a 0,1 micron.
Il filtro HEPA 360° Glass presenta uno strato aggiuntivo di carboni attivi di cui ogni granello è ricoperto da una sostanza che ne potenzia le capacità e l’efficienza.
La tecnologia Air Multiplier e Dyson Jet Focus, brevettate dall’azienda, sono studiate in ambienti domestici reali, in modo da poterne soddisfare con precisione tutte le esigenze specifiche.
Spazio alla luce!
Un altro prodotto su cui Dyson promuove studi e ricerca, riguarda l’illuminazione. Non lo sanno in molti, eppure le loro lampade sono bellissime e molto funzionali.
Si parte dal presupposto che in qualsiasi tipo di ambiente, lavorativo o domestico, la luce giusta aiuti la concentrazione, mantenga la mente più reattiva e persino la salute ne tragga vantaggio.
In un’epoca in cui la stragrande maggioranza degli occhi si ritrova a guardare uno schermo illuminato ogni giorno, per molte ore al giorno, c’è il rischio di sviluppare l’astenopia, ovvero un affaticamento patologico degli occhi.
Dyson ha quindi combinato lampade a sospensione e da lavoro che siano in grado di illuminare gli ambienti creando punti di luce forte, ma solo dove è necessario.
Ogni compito specifico richiede un’altrettanto specifica luce, con una temperatura ben precisa.
Il Robot Aspirapolvere
In ambito di aspirazione, il Robot aspirapolvere è il sogno di chiunque, o almeno è quello che penso io. Dyson 360 Eye è un aspirapolvere intelligente che si muove autonomamente su ogni tipo di pavimento, aspirando e filtrando in modo avanzato per assicurare una pulizia completa e accuratissima.
Non solo aspira sporcizia e allergeni, ma espelle aria ancora più pulita di quella esistente nell’ambiente in cui il robot sta agendo.
Avola e Milan probabilmente impazzirebbero ad averlo per casa, ma io sarei sicuramente una donna felice (Provatelo in negozio e ve ne innamorerete sicuramente!
Chi non vorrebbe delegare le faccende domestiche a qualcuno di così fidato?).
Poi c’è lui, il mio tesoro: Dyson Cyclone V10
ovvero l’aspirapolvere che abbina potenza e leggerezza, funzionalità e libertà.
Sì, libertà.
Perché questo prodotto non ha filo, ma garantisce la stessa potenza degli aspirapolvere con filo.
Da quando l’ho ricevuto abbiamo lentamente smesso di utilizzare il nostro vecchio aspirapolvere a traino con filo. Da un lato mi dispiace, abbiamo condiviso molto insieme, a cominciare dall’arrivo di Giulia e Vittoria nella nostra vita, con conseguenti disastri quotidiani in casa.
Eravamo convinti che tenerlo avrebbe avuto senso.
“Sicuramente è più potente e aspira di più”, questo è quello che continuavamo a ripeterci.
Ma ci è bastato utilizzare per qualche giorno il V10 per capire che ci eravamo sbagliati e che forse avevamo sottovalutato la sua potenza e le sue mille qualità. L’abito non fa il monaco d’altronde, ma a vederlo così minuto e discreto mai avrei pensato che sarebbe stato in grado di aspirare e aiutarci come poi effettivamente riesce a fare!
Il V10 è apparso nella nostra vita, come un’oasi in pieno deserto, nel terribile periodo del trasloco. E mai momento sarebbe stato più opportuno per testarlo e capirne davvero il funzionamento.
Assolutamente maneggevole e particolarmente capiente, questo prodotto nasconde in sé una vera e propria perla, ovvero è costruito con materiali studiati per l’ingegneria aerospaziale.
Il sigillo in gomma pressurizzato garantisce la cattura del 99,97% di particelle e, come il robot Dyson 360 Eye, espelle aria pulita.
Ci ha aiutati a pulire il sottotetto, anche perché senza fili ora tutto è possibile, ci ha dato una grandissima mano a sistemare il box e la cantina, ma anche a pulire internamente le auto in garage e poi non ci ha fatti ancora pentire di aver fatto una casa tutta bianca con due gatte nere perché ci vogliono due secondi per aspirare le matasse di pelo che Avola e Milan abbandonano sul divano.
E poi, non ditemi che è sfruttamento minorile perché loro si divertono moltissimo ad usarlo, è diventato un alleato prezioso anche per rassettare la stanza dei giochi dopo ogni pomeriggio di Giulia e Vittoria con i loro amichetti! Visto che è leggero-leggero a passarlo sul pavimento sono loro.
Il suo peso, infatti, è quasi dimezzato rispetto al suo predecessore, il Dyson V8, con una potenza senza precedenti fino a 125.000 giri/min.
Si aziona velocemente, fa meno rumore, aspira tutto, dalle briciole ai peli degli animali domestici, pulendo persino i tappeti in profondità e riesce a sostenere fino a 60 minuti di aspirazione senza cali di prestazione.
In casa mia tutto viene condito con fantasia e l’interpretazione personale è sempre pronta a lasciare il segno, persino sul mio Dyson Cyclone V10.
Già, perché questo gioiello della tecnologia non ha fatto in tempo a varcare la soglia che è stato considerato subito come uno di famiglia.
Niente punture grazie a Dyson
Oltre alle funzioni particolari già suggerite dalla casa produttrice (tra le quali, come vi dicevo, pulire il sottotetto, la verande, i gazebo, le soffitte, l’auto e tutti gli ambienti in cui non sono presenti prese per l’energia elettrica), noi a casa ne abbiamo trovata una davvero eccezionale: cacciamo le zanzare che, risucchiate dal potente vortice, non trovano scampo. Prima di mettere le zanzariere erano davvero tante!
La prima edizione della Masterclass Dyson
La mia passione per la tecnologia Dyson, senza la quale in casa sarebbe tutto un po’ più complicato, si è consolidata ulteriormente durante la prima edizione della Masterclass Dyson, a cui ho avuto modo di partecipare insieme alla blogger Lidia Forlivesi di Non solo food.
L’evento si è svolto nel nuovissimo negozio a City Life, nuovo centro pulsante di Milano dove tutto appare già proiettato in un futuro che sembra bellissimo.
Perfetto per il mondo Dyson, aggiungerei!