E comunque non è che oggi non te li ho fatti perché mi sono dimenticata.
Ci penso da ieri notte, a mezzanotte e un minuto ho avuto la solita, noiosa sensazione di non sapere a quale numero di cellulare mandarti i miei auguri.
Solita storia da ormai 11 anni, ogni 21 gennaio, ogni 25 dicembre, il giorno della laurea, del mio matrimonio, quando sono nate le bimbe, quando finalmente le abbiamo portate a casa, quando mi succede qualcosa di fighissimo che vorrei tanto raccontarti e quando sono giù da morire e vorrei solo dirtelo.
Il messaggio alla fine non te l’ho mandato, ma ti ho pensato tutto tutto il giorno, come sempre.
Buon compleanno papà, a volte provo a immaginarti vecchietto, saresti stato sicuramente più rompipalle ma senz’altro sempre dolce, gentile con il mondo e simpatico da pazzi.
Cin!
Non bevo solo perché mi hanno messo sotto con dieta e pilates (ma tu lo sai, non hai bisogno di leggere il blog), ma sappi che mentalmente ho stappato il solito lambrusco.
Buon compleanno papà!
