Se il suo nome non vi suona familiare vi dico subito che la conoscete eccome.
Probabilmente la conoscerete come manioca.
La sola parte commestibile di questa pianta è la radice, e solo se consumata cotta può essere consumata tranquillamente, già che cruda risulta altamente velenosa.
In Venezuela esistono due modi di cucinarla: bollirla o friggerla.
La yuca bollita
Per fare la yuca bollita dovremo lavare e sbucciare molto bene le radici e tagliarle in pezzi lunghi e stretti di circa 10 cm, prima di metterli a bollire per circa 45 minuti.
Per capire se la yuca è cotta ci regoleremo esattamente nello stesso modo in cui controlleremmo la cottura della patata, affondando una forchetta per testarne la cottura.
Una volta cotta la scoleremo e la serviremo come contorno al posto del pane.
La yuca fritta
Per friggere la yuca, invece, non faremo altro che scolare i pezzi quando sono ancora un pò al dente, lasciarli raffreddare e, solo quando saranno ben freddi (eventualmente li metteremo per qualche minuto in frigorifero in modo che le fibre del tubero possano solidificarsi) friggerli in abbondante olio bollente.
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