Pane quotidiano è un’organizzazione che assicura ogni giorno cibo alle fasce più povere della popolazione.
Allora sono andata a leggere qualche notizia su questa associazione, attiva a Milano da oltre 1 secolo.”Nata nel 1898, Pane Quotidiano è un’organizzazione laica, apolitica, apartitica, senza scopo di lucro, che ha come obiettivo primario quello di assicurare ogni giorno, e gratuitamente, cibo alle fasce più povere della popolazione, distribuendo generi alimentari e beni di conforto a chiunque si presenti presso le proprie sedi e versi in stato di bisogno e vulnerabilità, senza alcun tipo di distinzione”. Negli ultimi anni la loro missione è diventata ancora più complicata, la crisi economica ha colpito principalmente la classe media, creando una nuova categoria di poveri, che si è aggiunta a chi già versava in condizioni di indigenza: anziani soli (monoreddito); famiglie con figli a carico e problemi economici; disoccupati e cassintegrati; separati e divorziati. Vi rendete conto? Anche chi si separa deve finire a far la fame per passare soldi alla moglie che spesso (ho scritto spesso, non sempre) non ne avrebbe nemmeno bisogno ma che si diletta a prosciugare le tasche dell’ex marito per rabbia. In ogni caso tutto questo ha contribuito a far crescere la fila delle persone e delle famiglie in difficoltà, che ogni mattina si presentano nelle due sedi milanesi dell’Associazione, quella di Viale Toscana e quella di Viale Monza.
La cosa che mi ha fatto più impressione è stata vedere persone “normali”. Non che normale non sia un mendicante vestito di stracci, sia chiaro. Ma in posti del genere ti aspetti di vedere persone diverse. Invece in coda c’erano donne e uomini di tutti i giorni, famiglie come tante, bambini come tanti. Come quelle che incontri ogni giorno, come quelle con cui ogni giorno ti relazioni, magari ignorando del tutto il loro disagio, le loro preoccupazioni. Persone che incontri sul pianerottolo di casa, al bar, in ufficio, al parco giochi. Persone con una grande dignità, che sanno chiedere aiuto.
Pane Quotidiano finanza le proprie attività grazie a donazioni da parte di privati e aziende. Le donazioni possono essere sia di natura economica, sia di generi alimentari e beni di conforto, come abiti, scarpe, giocattoli, libri, ecc. Tutto quello che a noi non serve più per loro diventa un dono prezioso!
Così vorrei chiedere ai miei amici di Milano di poter fare un bel sacchetto di cose che non servono più, di mettere nel carrello della spesa un pacco di pasta in più e di fare un salto presso una delle loro due sedi di Milano: Viale Toscana 28 (dal lunedì al venerdì dalle ore 7.00 alle ore 17.00, il sabato dalle ore 7.00 alle ore 12.30) oppure Viale Monza 335, (dal lunedì al venerdì dalle ore 7.00 alle ore 11.00).
E se non siete di Milano sappiate che è comunque possibile sostenere l’associazione anche tramite versamenti o bonifici bancari. Sul loro sito trovate istruzioni e coordinate.
Personalmente ho deciso che voglio prendermi questo piccolo impegno.
Ogni tanto ci chiediamo cosa potremmo fare per gli altri. Molti non sanno e non capiscono che spesso basterebbe aprire il cuore, sorridere, accoglier con gentilezza nella nostra vita altri esseri umani.
Questo cerco di farlo ogni giorno della mia vita, da sempre.
Da oggi invece ho voglia di essere più attiva e concreta e di dedicare qualche minuto, ogni settimana, a queste persone, così che porterò un sacchettino di spesa, dei giochi, dei vestiti a chi ne ha davvero bisogno.
Sono certa che non mi lascerete sola!
Un abbraccio a tutti e grazie come sempre per quello che potrete fare.