Spesso chi segue la nostra rubrica del Venezuela, ci aiuta indicandoci argomenti che desidera mettere in evidenza davanti all’opinione pubblica italiana, come è accaduto con questo articolo. Mi è stato infatti chiesto da uno dei miei contatti di poter leggere, tradurre e pubblicare un articolo che mi ha segnalato, sulla dichiarazione della crisi umanitaria della sanità in Venezuela.
Grazie a chi ogni giorno ci aiuta a raccogliere informazioni e aggiornamenti.
IL PARLAMENTO VENEZUELANO DICHIARA IL PAESE IN CRISI UMANITARIA DI SALUTE
Di Odilia Sofia Quattrini
L’Assemblea Nazionale del Venezuela ha dichiarato il paese in “crisi umanitaria di salute”, provocata dalla carestia di farmaci, di presidi medici e il deterioramento delle istituzioni pubbliche sanitarie. Durante il dibattito sul tema della carestia dei farmaci nel paese, sono stati presentati dati che rivelano un incremento di morti per cancro in Venezuela a partire dall’anno 2012, che si aggira sui 140 casi per ogni 100 mila abitanti.
È stato anche constatato che il 68% dei moduli di attenzione sanitaria della “missione Barrio Adentro” dislocati nelle comunità, si trovano chiusi. “La verità è che se qualsiasi venezuelano patisse una malattia cardiovascolare, solo avremmo l’aiuto di Dio” ha affermato uno dei deputati esponenti.
Nell’emiciclo parlamentario sono intervenuti parenti di pazienti già deceduti per cancro e altre malattie gravi, ai quali è stato impossibile curare con i presidi necessari per la totale carenza di essi. Inoltre è stato messo in evidenza che sono ricomparse patologie che si credevano già estinte, come il paludismo e la malaria. Hanno assicurato che tutto il settore sanitario si trova nel collasso totale, per la mancanza del denaro necessario a garantire il fabbisogno di farmaci, attrezzature e materiale di consumo in ospedali, cliniche e centri medici.
È stata denunciata persino la carenza di pillole contraccettive, di sieri antiofidici e addirittura l’impossibilità totale di reperire qualsiasi tipologia di farmaci in alcuni stati del paese.
“Le persone ora non stanno morendo per la malattia: la gente sta morendo perché non ci sono i farmaci per trattarla” hanno denunciato.
Con il voto della maggioranza d’opposizione, il parlamento ha così dichiarato la Crisi Umanitaria di Salute nel paese. Nel testo approvato, l’Assemblea accorda di intimare al Governo Nazionale di garantire in modo immediato l’accesso alla lista di farmaci essenziali, indispensabili e imprescindibili, i quali devono essere accessibili in ogni momento. È stato anche richiesto il ripristino della pubblicazione del bollettino epidemiologico.
L’accordo esorta all’Esecutivo di autorizzare l’invio di farmaci da familiari che si trovano all’estero, ai congiunti in tutto il territorio del Venezuela, possibilità che era stata vietata dalle autorità. È stata richiesta anche una serie di riunioni pubbliche dello stesso Parlamento per “valutare” i piani a corto e medio termine con i quali verranno fronteggiati i problemi del sistema sanitario.
La proposta, sottoposta a votazione, non è stata votata dai 54 deputati della coalizione di governo, che difendono le politiche pubbliche adottate negli ultimi 17 anni in cui il chavismo è stato al potere.
Le foto che seguono non sono purtroppo di ottima qualità e nemmeno troppo facili da mandar giù, ma siamo convinti che sia necessario guardare cosa accade ogni giorno nel nostro paese, per quanto la visione non sia gradevole.